Un’altra giornata all’insegna delle montagne russe per il mercato dell’Inter. I nerazzurri stanno incontrando parecchie difficoltà a chiudere quei colpi che andrebbero a completare la rosa di Simone Inzaghi da qualche settimana a questa parte, rallentamenti che ovviamente inficiano sul lavoro di costruzione della squadra.
Il capitolo attaccante soprattutto sta diventando quasi grottesco, con l’Inter che da giugno ad ora si è vista sfumare diversi obiettivi di mercato. In principio è stata la clamorosa trattativa saltata con Lukaku, poi il duello perso con l’Atalanta per Scamacca e nelle ulltime ore il passo indietro per Balogun e l’assalto (complicato) a Marko Arnautovic.
Ma oggi i nerazzurri devono affrontare anche il problema legato a Lazar Samardzic. Il centrocampista dell’Udinese infatti rischia di non diventare un giocatore dell’Inter.
Il club nerazzurro ha da tempo raggiunto l’accordo totale con i friulani per il trasferimento del giocatore, sulla base di un prestito oneroso a 4 milioni di euro più un obbligo di riscatto fissato a 16 milioni + 2 di bonus. Nella stessa operazione il cartellino di Giovanni Fabbian, che dall’Inter si trasferisce ad Udine.
Sembrava tutto fatto con Samardzic che nella giornata di ieri è arrivato a Milano per svolgere le visite mediche e iniziare la sua avventura in nerazzurro, ma come detto l’affare è al momento in stand-by e le sensazioni non sono positive.
Oggi infatti l’entourage del giocatore si è presentato nella sede dell’Inter per finalizzare l’accordo, ma qualcosa è andato storto.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, gli agenti del centrocampista e il padre del giocatore avrebbero alzato le richieste per le commissioni e sull’ingaggio.
Una mossa non gradita dall’Inter che si aspettava che lo staff del giocatore mantenesse gli impegni presi in precedenza con Rafaela Pimenta, procuratrice che ha curato il trasferimento della mezzala.