Inter, Inzaghi: “Saranno tutte finali, con la Juventus la più impegnativa”

L’Inter si prepara ad affrontare la Juventus nel derby d’Italia, che vale un pezzo importantissimo della corsa scudetto. Domani, alle ore 20:45 sul campo dell’Allianz Stadium si giocherà l’attesissimo match, che sarà un crocevia fondamentale per le sorti della Serie A. Al momento i nerazzurri si trovano al terzo posto con 60 punti (ed una partita in meno), mentre la Juventus è quarta con 59. Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita. Di seguito le sue parole riportate da TMW.

Inzaghi conferenza
(Photo by PAUL ELLIS/AFP via Getty Images)

Le parole di Inzaghi in conferenza

Sulla gara di domani

“Sarà una partita molto importante, non poteva esserci gara migliore in questo momento per dare un segnale forte”.

Sul recupero di Brozovic

“Tutti sappiamo dell’importanza di Marcelo, ci è mancato, ha lavorato abbastanza bene. Oggi farà intero allenamento come de Vrij, poi vedremo. Sarebbe un recupero importante”.

Oggi, Inzaghi, che consapevolezza sente nei suoi giocatori?

“Siamo al completo da soli due giorni, ieri ci siamo allenati bene, serve rabbia, ma anche carattere. Sappiamo che nelle ultime sette partite abbiamo perso punti e risultati, più che prestazioni. Domani dobbiamo fare una grande partita, di personalità e carattere, contro un avversario di grandissimo valore e in uno stadio difficile”.

Come si spiega questo declino?

“Tutte le squadre di vertice hanno avuto questi momenti, il nostro è coinciso in mezzo al Liverpool, con il derby perso. A inizio anno, per questa classifica, per gli ottavi di Champions, la vittoria in Supercoppa, avrei messo la firma. Questo ci avevano chiesto dalla proprietà”.

Cosa bisogna aspettarsi dall’Inter di domani?

“Il risultato perché le prestazioni non sono mai mancate secondo me. I dati ci dicono che creiamo tanto, nonostante i sette punti in sette partite di campionato. Abbiamo voglia di fare risultato, ma saranno tutte finali con quella di domani la più impegnativa”.

Le critiche

“Le critiche fanno parte del nostro mestiere e vanno accettate. So distinguere quelle costruttive che aiutano a crescere e maturare, da quelle costruite ad arte che non prendo in considerazione”.

Sul percorso della Juventus

“Al di là dello scudetto vinto, ci siamo già incontrati in Supercoppa, all’andata a parte il rigore nel finale stavamo vincendo. Sappiamo che incontriamo una squadra in ottimo momento, nonostante l’eliminazione con il Villarreal in Champions. E’ dove deve stare”.

Come fermare i vari Cuadrado, Vlahovic ecc…

“A gennaio anche con Zakaria hanno investito tanto e si sono migliorati, ma erano già una grandissima squadra prima con Morata, Dybala e Kean. Tutti da attenzionare molto bene”.

L’anno scorso Conte lasciò di fronte alle difficoltà, Inzaghi invece che scelta farebbe?

“Gli allenatori dipendono dai risultati, io sono contentissimo della scelta fatta a giugno. Sapevo che ereditavo una squadra campione d’Italia, ma che aveva appena perso due grandissimi giocatori. Conte giustamente ha alzato le pretese di tutti, noi siamo in piena corsa su tutto anche se le critiche sono normali. Ci saranno sempre”.

Sulle condizioni di Barella

“In questi giorni ha lavorato molto bene, come Bastoni, Vidal e Sanchez che hanno ricevuto forti delusioni in nazionale e dovranno essere bravi a lasciarsele alle spalle”.

Come si batte la Juventus?

“L’importanza della partita ti carica sicuramente, abbiamo trascorsi recenti e sappiamo che giocheremo in trasferta, dopo le due ottime gare stagionali a San Siro. Abbiamo l’obbligo di fare la vera Inter”.

Cosa si aspetta Inzaghi dai centrocampisti?

“In realtà l’indice di pericolosità non è mai cambiato, è un momento così. Lavoriamo sui nostri difetti per migliorarci, a partire da domani”.

Simone Inzaghi termina così la sua conferenza stampa.