Inter, Inzaghi si apre: “Nandez è interessante, Perisic spero firmi presto”

Inzaghi

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Simone Inzaghi si apre e racconta la sua Inter. Tanti gli argomenti toccati dal nuovo allenatore, campione d’inverno con i nerazzurri con ottimi risultati ottenuti. Dal calciomercato in entrata a quello in uscita, passando per le sue prime impressioni sull’Inter e sul futuro. Tutte le parole di Simone Inzaghi nell’intervista alla Gazzetta dello Sport:

Sulla rimonta effettuata su Milan e Napoli

“Ero sereno anche a ottobre, quando dalla vetta eravamo distanti. Anzi, ci credevamo già da luglio, dal giorno del primo allenamento. Ora fa comodo a tanti dire che siamo i favoriti, che siamo una corazzata. Ma io lo sapevo già allora che avremmo potuto far bene. La vittoria sul Napoli ha dato grande consapevolezza, ma per quel che vedevo in allenamento, anche se fosse finita 3-3 non sarebbe cambiato molto: la strada era tracciata. Milan e Napoli sono quelle che hanno cambiato meno. Ma nella corsa scudetto metto dentro anche l’Atalanta e la Juve. Questo è un campionato imprevedibile. Siamo a buon punto, ma quel che abbiamo fatto fin qui dev’essere solo uno stimolo per ricominciare a mille dopo la sosta”.

Svolta dopo la Lazio

“L’ho capito in questi anni, dopo una sconfitta a volte si esce più forti. Abbiamo lavorato tantissimo sulle marcature preventive, nel mantenere la squadra corta, sulle catene”.

Il calciatore che ha sorpreso di più Inzaghi

“Se devo fare un nome dico Ranocchia. Senza De Vrij, contro Napoli e Shakhtar in due gare che dovevamo vincere, mi ha dato il fritto, giocando da interista vero. Ma è un discorso che riguarda anche altri. Allenando Gagliardini ho capito perché ha trovato tanto spazio con Spalletti prima e con Conte poi. Quando mi giro in panchina, posso scegliere a occhi chiusi”. 

Su Lukaku

“L’ho allenato una settimana ad Appiano, è un grandissimo giocatore. Non pensavo che sarebbe andato via dall’Inter, l’addio non era nell’aria, avevamo previsto solo la cessione di Hakimi e basta. Poi ogni calciatore ha le sue caratteristiche”. 

L’arrivo di Dzeko a Milano

“Quando abbiamo capito che Lukaku sarebbe partito, la stessa sera ho parlato con Marotta e Ausilio e ho fatto il nome di Dzeko. Mi hanno risposto “con noi sfondi una porta aperta, da tempo vogliamo portarlo qui”. Dzeko è un attaccante che ti aiuta a giocare bene. Ma abbiamo tanti giocatori di qualità in rosa”. 

Cosa si aspetta Inzaghi dal mercato di gennaio?

“Bisognerà ragionare con attenzione, si deve sempre pensare di poter crescere. La scorsa estate il primo obiettivo era mettere in sicurezza il club, ora dobbiamo cercare di vedere qualcosa. Tutte le squadre si rinforzano, in fondo. La mia priorità sarebbe mantenere tutti. Vediamo con Satriano, ma gli altri quattro attaccanti vorrei tenerli tutti, poi bisogna capire in mezzo o sugli esterni se possiamo trovare come migliorarci; e magari capire se qualche giocatore che dopo queste prime 25 partite ha giocato meno, ora si sente stretto”. 

Su Vecino e Sensi

“Penso a tutti in generale. L’importante è che chi rimane mi dia quel che mi ha dato finora, che sia convinto di restare”. 

Una considerazione su Sanchez

“Nell’ultimo mese è stato un piacere allenarlo e vederlo giocare. Con lui ho parlato, ma non dovevo certo conoscerlo, è lui che deve solo essere assistito dalla salute. Sono fortunato ad avere questi quattro attaccanti, voglio mantenerli tutti”. 

Le piace il profilo di Nandez?

“È un giocatore interessante, un profilo duttile, potrebbe andare bene. Non voglio fare nomi, la società è vigile: se ci sarà l’occasione, sarà giusto coglierla”. 

Calhanoglu come Luis Alberto?

“Credo che il suo ruolo sia quello di mezzala, è quello a lui più congeniale. Hakan ha quantità e qualità e riesce ad abbinarle. Lui e Luis Alberto hanno molte cose in comune, e per la verità nel mio modo di giocare avrebbe fatto molto bene anche uno come Eriksen, ne sono convinto”. 

Le fa strano vedere Luis Alberto così tanto in panchina nella Lazio?

“Diciamo che con me c’è stato poco. Si fa fatica a pensare a qualcosa che non si tocca con mano”. 

Perisic firma il rinnovo?

“Speriamo presto. Sapevo con lui di trovare un campione, ho scoperto un uomo dalla grandissima disponibilità, che ha fatto senza problemi anche la seconda punta e l’esterno a destra, quando gliel’ho chiesto”. 

Hai sentito Conte dal tuo approdo all’Inter?

“Ancora no. Però siamo sempre andati molto d’accordo quando ci siamo affrontati, con lui è un piacere parlare di calcio, lo stimo molto”. 

Sul presidente Zhang

“Ogni settimana ci sentiamo per messaggio, è sempre molto attento, mi chiede se ci sono problematiche particolari da risolvere. Non è qui con noi fisicamente, ma lo sento molto vicino alla famiglia Inter, abbiamo un grande rapporto”.