Inter: nerazzurri sprecano, ma il problema è la paura

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(Photo by Anatolii Siryk, Onefootball.com)

L’Inter ottiene un altro 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk nel girone di Champions. dopo i due consecutivi nella scorsa stagione e che poi costarono l’eliminazione ai nerazzurri di Antonio Conte.

Con Simone Inzaghi in panchina si ripete il medesimo risultato in Ucraina, anche se le colpe del pari di ieri sera non dipendono dalle tattiche o dalle scelte del neo mister nerazzurro.

Ma andiamo ai fatti. Che ci dicono che se il KO con il Real Madrid (pur contornato da una bella prestazione) poteva essere auspicabile, con il Donetsk l’Inter doveva fare bottino pieno e invece si ritrova dopo 2 giornate europee a 1 punto e in un gruppo che ha assunto forme imprevedibili, con i moldavi dello Sheriff a punteggio pieno e prossimi doppi avversari dei nerazzurri.

All’Olimpico di Kiev non si è vista una bella Inter. Forse la meno convincente in stagione finora. Il gioco per quanto d’intenzione offensivo e propositivo è apparso più confusionario e anche la coerenza tattica e la solidità difensiva, due punti di forza nerazzurri, hanno concesso troppo agli ucraini soprattutto sulla zona destra del campo.

Idee di gioco non brillantissime, ma l’Inter ha comunque creato e avuto occasioni per portarsela a casa. Traversa di Barella, tiro fuori di poco di Lautaro, Dzeko che si divora una rete a porta spalancata e questo solo nel primo tempo. Nella ripresa meno occasioni, più tensione e solo due squilli verso il finale con Correa e de Vrij, fermati dal portiere Pyatov.

Con un po’ di cinismo in più staremmo parlando di una vittoria che avrebbe fatto bene alla classifica del girone, ma che non avrebbe spazzato via alcune problematiche. Ad esempio l’attacco non ha girato quasi per nulla, Lautaro era spaesato e Dzeko era cotto.

Sono mancati connessioni tra i due e anche giocate individuali per mettere in apprensione la non certo granitica difesa della squadra di De Zerbi. E gli ingressi di Sanchez e Correa non hanno spostato gli eventi.

Ma soprattutto la notizia negativa che esce dalla partita con lo Shakhtar è che l’Inter ha ancora un blocco europeo. L’atteggiamento e la mentalità sono stati di chi ha paura e di chi era troppo teso per giocare come sa e per mettere sotto un avversario che era battibile. E al 4°anno di girone e arrivando da Campioni d’Italia, questo elemento avrebbe dovuto non esserci più. E su questo Inzaghi dovrà lavorare.

Il girone non è compromesso, anche se si è andato a complicare. Alle prossime sono obbligatori i punteggi massimi contro la sorpresa Sheriff per raddrizzare le cose, altri scenari aprirebbero a ipotesi non positive per i tifosi nerazzurri.