Serie A

Inter: niente drammi, ma la lucidità non va mai persa

L’Inter ieri ha subito la prima sconfitta in campionato, perdendo in rimonta contro la Lazio per 3-1 all’Olimpico. Nerazzurri al momento 3° a 17 punti e che sono scesi a -5 dalla vetta ora occupata dal Milan a 22 punti.

Il tema che è girato maggiormente nel post-partita sono state le parole di InzaghiAbbiamo perso la testa“, a seguito del discusso gol del 2-1 della Lazio siglato da Felipe Anderson mentre il giocatore dell’Inter Federico Dimarco era a terra, senza che i biancocelesti si siano fermati.

Da lì è nata una rissa, l’Inter si è un po’ innervosita e ha perso lucidità fino a subire il 3-1 al 91′.

Probabilmente troppi stanno ingigantendo una reazione che ci può stare nello specifico negli animi di un match e che non delinea nessuna problematica in casa nerazzurra, che come squadra ha mostrato di avere carattere e mentalità.

La prestazione (soprattutto nel primo tempo) c’è stata, ma più che il lato psicologico rovente sul momento ma che appunto isolato ai fatti del match, i motivi del KO si devono trovare sempre e comunque sul lato del campo.

I nerazzurri hanno sofferto a centrocampo una costruzione dal basso che ancora fatica ad essere pulita e limpida (si sente tanto l’assenza di Eriksen, Chalanoglu deve ancora entrare nei meccanismi e ieri Gagliardini non era adatto a quel lavoro) e serve un qualcosa in più dalle novità.

Come una fascia destra che deve trovare in Dumfries un giocatore su cui contare e un attacco ancora da registrare, con un Correa un po’ spento dopo l’ottima partenza in nerazzurro.

Ieri soprattutto l’Inter l’ha persa perché abbandonata da uno dei suoi principali punti di forza. Tanti, troppi errori in fase difensiva che di solito è stata un baluardo di sicurezza. Con gli errori di Bastoni e Skriniar a favorire la rimonta laziale.

Poi la calma, la razionaltà vanno sempre bene e i nerazzurri hanno sovraccaricato delle reazioni. Ma l’ipotesi di una Pazza Inter instabile non esiste per una sola partita girata nel modo sbagliato.

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Published by
Riccardo Tanco