Inter, Thohir: “Al momento giusto Suning lascerà. Credo nel titolo”

Erick Thohir

(Photo by Tullio M. Puglia, Onefootball.com)

In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’ex Presidente dell’Inter Erick Thohir è tornato a parlare della sua esperienza in nerazzurro, del presente della squadra ma anche della sua nuova carriera politica.

Queste le parole dell’imprenditore indonesiano: “Io so che i tifosi dell’Inter mi ricordano, e quando mi incontrano mi salutano. Vengono, mi fermano e mi gridano “Forza Inter!” A Milano è normale che succeda. Ma il bello è che mi è successo anche a Roma. Vado a mangiare tranquillo e l’ultima cosa che mi sarei aspettato era di essere riconosciuto“.

Non sono più nel calcio, ora sono qui a Roma al G20 come ministro delle aziende di stato e degli affari economici per il governo indonesiano. Ora andrò a Glasgow per la conferenza sul clima, dove avremo questioni importanti da affrontare. Ma preferirei parlare di calcio adesso“.

Le voci sul mio interessamento al Como sono false. Sono amico dei proprietari, però ora non mi è proprio permesso acquistare anche solo quote di club esteri. Finché dura il mio incarico di governo non è possibile“.

Ora appunto sono ministro del governo dell’Indonesia. Ho riorganizzato le aziende statali. In due anni sono riuscito a ridurle da 108 a 41, dividendole in 12 gruppi: uno per i i media, uno per l’energia, uno per la sanità e così avanti. Era necessario per affrontare il mercato in maniera razionale. Lo scorso anno, nonosatnte la pandemia abbiamo contribiuto all’economia per 26 miliardi. Preferisco il settore privato, ma quando il tuo paese ti chiama, devi fare del tuo meglio“.

Anche all’Inter ho provato a fare una riorganizzazione e l’ho fatto. Ho trasformato e riammodernato il club“.

L’Inter è stata il miglior club del mondo, ma quando presi io la Presidenza (2013-2018) eravamo in un periodo di forte transizione. Sin dall’inizio fui chiaro: la mia intenzione era quella di aiutare. Volevamo una squadra che nel giro di cinque anni tornasse tra le prime 4 in Italia e ci restasse. Conti a posto e con uno staff sempre più professionale e riportare l’Inter ad essere un marchio appetibile sul mercato mondiale“.

Ho ceduto a Suning perché mi ha convinto il loro progetto ambizioso e solido. Nello stesso momento poi in Indonesia mi avevano proposto la Presidenza del Comitato Olimpico e non potevo fare entrambe le cose. Così ho discusso con Massimo Moratti di quale fosse la soluzione migliore per il club. Siamo legati dall’amore per l’Inter“.

“In certe circostanze anche lasciare un qualcosa è simbolo d’amore. Ho il massimo rispetto per Suning. Hanno scelto le strade di investimento che ritenevano le miglioti. Hanno costruito un qualcosa che ha riportato lo Scudetto dopo tanti anni“.

Per esempio Lukaku lo avrei già voluto prendere io, ma all’epoca non era proprio possibile. Idem per Dzeko, eravamo interessati ma la Roma fu più rapida“.

Il giorno della vittoria dello Scudetto ho provato tanta felicità. Per Steven Zhang, per Massimo Moratti e per i tifosi. Sembra banale ma la mia gioia non lo è stata. Ho spedito un messaggio ad un amico: “Forza Inter, siamo Campioni“.

Ora preferisco non commentare le difficoltà di Suning, sempre per l’amore che nutro per il club. E per via di tutto quello che Suning ha fatto so che hanno grande rispetto per l’Inter e per gli italiani. Quando dovranno lasciare, lo faranno senza problemi“.

Non so se sarà presto o tardi, dipende da loro. Se sei preso, essere lucidi al momento delle decisioni non è facile. Posso dire che chiunque arriverà e avrà impegno e amore per l’Inter, avrà il mio supporto. L’Inter è un patrimonio globale non solo per gli italiani. Lasciamo che gli Zhang riflettano e trovino eventualmente un altro acquirente“.

Molti mi rimproverano che prendendo e rivendendo poi l’Inter ci ho guadagnato, ma per me amore e buisness sono un mix. Sono un imprenditore ed è come quando metti su famiglia. Conta l’amore, ma conta anche cosa porti in tavola. Se i conti non sono a posto non va bene“.

Sono contento che Mancini ha vinto l’Europeo. Noi volevamo tenerlo, ma il tempismo non c’è stato d’aiuto. Era la fase di passaggio di Suning e ha deciso lui di andarsen e bisogna rispettarne la scelta. La forza nel calcio sta anche nei suoi drammi. Anche Conte è andato via dopo aver vinto. Ha sentito che quella situazione non era pià adatta a lui e bisogna accettarlo“.

Ora Inzaghi mi pare stia andande bene. Ha portato stabilità e non c’è motivo per cui l’Inter non possa risalire in classifica. A me piace lo stile di Suning e la loro mentalità imprenditoriale. Ad esempio durante la mia presidenza era difficile importare il calcio in Asia. Adesso però è comune perché se ne è capito il potenziale“.

Certo che seguo ancora l’Inter. Ma non solo. Ad esempio sono rimasto scioccato a Juve-Sassuolo. Ho visto anche Lazio-Inter, bella partita anche se si è perso 3-1. L’Atalanta è una bella squadra, anche a livello societario lavorano alla grande. E tifo anche l’Arsenal“.

Non sono troppo concorde con la Superlega: è un’idea forse buona ma non incline alla cultura sportiva europea. Magari negli USA o in Asia potrebbe funzionare di più“.

Credo ancora nelle possibilità di Scudetto dell’Inter. La squadra è buona, manca solo continuità. La difesa è la migliore in Italia e poi c’è Barella che è unico. Sono contento che Brozovic e Perisic siano ancora in squadra. Dispiace per Lukaku, ma si è agito bene sostituendolo con Correa e Dzeko”.

Voglio dire ai tifosi nerazzurri di credere nell’Inter. Possiamo avere problemi, ma torniamo sempre a galla. Lo dice la storia. Vale anche per la questione della proprietà. Arriverà il momento e qualcuno che amerà l’Inter si farà vivo“.