Nazionali

Italia, a Wembley potranno entrare solo 2mila tifosi azzurri

L’Italia si è qualificata agli ottavi di finale di Euro 2020, dove affronterà una tra Ucraina e Austria come seconda classificata del girone B. Proprio queste due Nazionali si scontreranno alle 18, e chi vince volerà a Wembley per giocare con gli Azzurri di Roberto Mancini, ieri vittoriosi per 1-0 sul Galles.

L’impianto inglese, al momento, può ospitare 22.500 tifosi su 90mila posti (25% della capienza), secondo le regole per contenere la diffusione del Covid. Di questi 22.500, secondo La Gazzetta dello Sport, i sostenitori dell’Italia potranno essere al massimo 2.000 e residenti a Londra, quindi non provenienti dal Paese. Un numero abbastanza piccolo a causa di tutte le restrizioni riguardanti i tamponi e quarantena previste in Inghilterra. La squadra di Mancini si dovrà abituare ad una nuova fase dell’Europeo, con maggior pubblico “contro”, rispetto allo Stadio Olimpico di Roma.

Un episodio spiacevole

Nel momento più di festa dell’Inghilterra, ovvero dopo il gol decisivo segnato contro la Croazia, un dramma è stato sfiorato. Sulle tribune di Wembley, infatti, un tifoso inglese è precipitato dal secondo anello al primo anello dopo il gol di Raheem Sterling. Ora si trova in gravi condizioni. Queste alcune testimonianze dei tifosi presenti (più di 22mila) allo stadio quel pomeriggio.

Abbiamo visto – ha detto un fan al quotidiano Evening Standard – le sue gambe scavalcare la barriera e poi è caduto e ha toccato terra e non si è mosso. Ci è sembrato che il personale medico ci mettesse molto ad arrivare. Un ragazzo che ci era vicino e che ha visto tutto piangeva“. “Non l’ho visto – un altro tifoso ha detto al Sun – ma ho parlato con alcuni dei ragazzi che lo hanno visto all’intervallo. Erano traumatizzati. È caduto dal balcone sui sedili e sul cemento“.

Queste invece le parole del portavoce di Wembley: “Lo spettatore ha ricevuto cure mediche sul posto ed è stato successivamente portato in ospedale in gravi condizioni. Continueremo a lavorare con la UEFA per chiarire la questione“.

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Salvo Geraci