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Italia, Chiellini a 37 anni è ancora una colonna portante

Nato a Pisa, ma di Livorno, Giorgio Chiellini è uno dei migliori difensori italiani degli anni 2000. Da bambino riponeva la sua passione nel basket, ma ancora non sapeva che il calcio sarebbe stato il suo destino. È il 2004 quando Chiellini approda per la prima volta in Nazionale, per poi non lasciarla mai più.

Nel 2016 consacra la sua storia nell’Italia del calcio, passando da senatore del gruppo a capitano. Dopo la delusione cocente dei mondiali 2018, il difensore si è preso la Nazionale sulle sue larghe spalle, fino a portarla alla vittoria di Euro 2020. Quella tra Giorgio e l’Italia è una storia d’amore che va avanti ormai da 114 presenze.

Ad oggi Chiellini, alla bellezza di 37 anni, è ancora fondamentale per la Nazionale Italiana.

L’importanza di Chiellini a 360 gradi

Il difensore azzurro domina in lungo e in largo in campo, ma molti spesso si dimenticano dell’importanza di un senatore del suo livello all’interno dello spogliatoio. Chiellini è un padre, un fratello maggiore, un amico di cui ti puoi fidare ciecamente. I ragazzi della Nazionale lo sanno, dai più giovani ai più anziani, tutti ripongono fiducia nel numero 3, sia in campo che fuori.

Il carisma disarmante di Chiellini

Il suo carisma, la sua positività e tranquillità sono come una medicina naturale per tutto il gruppo. Le sue “positive vibes”, infondono sicurezza in campo, migliorando di conseguenza le prestazioni della squadra. Impossibile scordarsi della serenità con la quale Giorgio affrontava i rigori decisivi tra Spagna e Italia in semifinale di Euro 2020. Al lancio della moneta, Chiellini guarda sorridente Alba, colpendolo con un buffetto amichevole, per poi abbracciarlo. Un atteggiamento che ha destabilizzato gli avversari senza alcun dubbio.

Non solo spogliatoio: in campo è una roccia

Non solo spogliatoio, Chiellini è un maestro vero e proprio della difesa. La sua presenza in campo è un totem per l’Italia. I suoi interventi, spesso perfetti, fanno di lui un uomo insostituibile della Nazionale di oggi, e a 37 anni, il numero 3 azzurro non vuole ancora smettere di stupire. Basti pensare che ad Euro 2020, Chiellini (accompagnato da Bonucci), non è mai stato dribblato da un avversario in campo; inoltre non ha mai commesso un errore che abbia portato l’avversario al tiro.

Un esempio lampante di come il difensore della Juventus sia indispensabile per la Nazionale è il suo ingresso in campo contro la Spagna in Nations League. L’Italia ha cambiato volto in pochi minuti dal suo ingresso, trovando anche il gol dell’1-2. La squadra ha come inserito la “sesta marcia”, trovando una motivazione focosa grazie all’ingresso del numero 3, autore anche di interventi perfetti in campo. Inutile nasconderselo, alla bellezza di 37 anni, Chiellini è ancora una colonna portante della Nazionale; che bella realtà.

 

 

 

 

 

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Published by
Federico Draghetti