Italia, Mancini: “Vogliamo sempre vincere. Attacco? Ci sono problemi”

Vigilia di Nations League per l’Italia di Roberto Mancini, che domani sera affronterà la Spagna in semifinale allo stadio San Siro. Gli azzuri cercano il secondo titolo consecutivo. In conferenza stampa intervengono il ct azzurro e il capitano Giorgio Chiellini.

Sul confronto Italia-estero riguardo all’utilizzo dei giovani, Mancini replica così:
“All’estero i ragazzi giovani giocano prima, gli danno più possibilità di sbagliare e poi dopo un paio d’anni si trovano con giocatore pronti. C’è un po’ di differenza con l’Italia, questo sì”.
Italia senza centravanti: “Noi abbiamo un po’ di problemi, ci mancano i due centravanti dell’Europeo che per problemi sono a casa. Abbiamo Kean e Raspadori, e poi tanti giocatori offensivi. Vedremo quale sarà la soluzione migliore”.

Sul record dei 37 risultati utili consecutivi:
“Noi vogliamo sempre vincere, poi sappiamo che dipenderà da noi”.

Mancini e la religione:
“E’ importante. Sono nato e cresciuto attaccato all’oratorio e ho trascorso lì tutta la mia gioventù. E’ molto importante per me, nella mia vita”.

L’Italia perderà prima o poi, parola di Luis Enrique:
“Ha ragione, prima o poi capiterà. A noi piacerebbe andare avanti così fino a dicembre 2022, ma sappiamo che non sarà così semplice”.

Sulla convocazione di Dimarco:
“Dimarco lo feci debuttare io in Serie A, lo conosco benissimo. L’ho convocato perché sono passati un po’ di anni e mi faceva piacere vederlo, i giocatori che abbiamo lasciati all’Under 21 è giusto così, hanno due gare importanti”.

 

Queste le parole di Giorgio Chiellini:

“Il ricordo della partita contro la Spagna all’Europeo è ancora impresso nella nostra testa e nel nostro cuore, bisognerà restare lucidi fin dalla fase iniziare del match. Abbiamo grande rispetto per la Spagna, dobbiamo gestire meglio le varie fasi della partita”.

Sul razzismo:
“E’ inaccettabile. Servono leggi e regole che vengono applicate, questa è la cosa più importante. Mi sono vergognato, come italiano e toscano, anche perché l’Italia per me non è un paese razzista. Qualcosa in più va fatto, altrimenti da fuori diamo una brutta immagine di noi stessi”.

Ricordi contro la Spagna:
“La finale di Kiev contro la Spagna è la gara che mi evoca peggiori ricordi, i migliori invece arrivano dalla semifinale dell’Europeo. Dove li abbiamo dominati di più, invece, è secondo me nell’Europeo del 2016. Tra i giocatori spagnoli, chi ho sempre ammirato e non l’ho mai nascosto è Sergio Ramos”.

Saranno 6 i giocatori della Juventus convocati dal ct Mancini: “Siamo più italiani, ci sono tanti italiani in corsa e quindi il mister ha più scelta. E’ una questione matematica”.

Cosa ha portato l’Europeo a Giorgio Chiellini una volta rientrato alla Juventus: “A me non pesava non aver vinto a livello europeo, ma le emozioni vinte sono state una carica indescrivibile. Mi ha dato una grande spinta per essere sempre qui e avere quella leggerezza nell’affrontare partite e situazioni in questo modo”.