Jasmine Paolini, crollo dopo il trionfo | Da regina di Roma a serie nera: svelato il retroscena inatteso
Jasmine Paolini - Foto dal suo profilo Instagram - Calcioinpillole.com
Il periodo no di Jasmine Paolini ha una causa, le recenti sconfitte rischiano di farla scivolare fuori dalla top 10
Il tennis italiano continua a essere trascinato da Jannik Sinner, da più di un anno in testa alla classifica mondiale ma il rendimento dei colleghi è in calo, con il solo Flavio Cobolli che ha visto migliorare il proprio rendimento in questi ultimi mesi.
Nel circuito femminile, la punta di diamante del tennis italiano sta vivendo un periodo buio. Lo scorso anno aveva raggiunto la finale sia a Parigi che a Wimbledon, mentre quest’anno è stata eliminata, rispettivamente al quarto e al secondo turno dei due Grandi Slam, con la pressione che era di certo maggiore.
Per Jasmine Paolini il momento è il peggiore della carriera e a certificarlo è anche l’inaspettata sconfitta al primo match disputato al torneo di Montreal per mano della giapponese Ito, un’avversaria alla portata che si è però dimostrata capace di ribaltare l’andamento di una partita che era quasi chiusa.
Un black out preoccupante, come se fosse uscita in anticipo dal match, già certa del successo o colpita da un improvviso calo di tenuta fisica e mentale, fatto che alimenta preoccupazione sul prosieguo di una stagione nettamente inferiore rispetto alla scorsa.
Un anno fa ha raggiunto l’apice, adesso la Paolini è in crisi
Dopo avere raggiunto il quarto posto del ranking WTA, adesso è scivolata al nono e non basta il dominio in doppio in coppia con Sara Errani per ritrovare l’entusiasmo e confermarsi ai vertici del tennis mondiale.
Il prossimo impegno di rilievo saranno gli Us Open, un banco di prova importante per capire se il problema sussiste e va curato con attenzione oppure se era solo passeggero.
La causa del periodo no di Jasmine Paolini, il rimedio
Da marzo ha cambiato allenatore e lì sono iniziati i risultati deludenti. Con Renzo Furlan aveva scalato la classifica del ranking WTA, adesso dovrà trovare un nuovo coach che possa trasmetterle le giuste motivazioni e prepararla al meglio ai prossimi tornei a cui prenderà parte.
Jasmine si era fatta notare non solo per i suoi punti ma anche per il contagioso sorriso che mostrava in campo, quel sorriso che sembra avere smarrito. Non è facile cominciare a macinare vittorie ma l’autostima è sempre alimentata dai successi e, alla soglia dei 30 anni, deve rilanciarsi.