Le due vittorie consecutive contro Udinese e Cremonese avevano, forse, illuso tutti di come la Juventus fosse guarita dopo il momento negativo che aveva portato all’esonero di Tudor. Il club, per dare una scossa, è andata probabilmente sul miglior tecnico libero su piazza, Spalletti. Tecnico reduce dalla brutta esperienza con la nazionale ma, a livello di club, l’ultima avventura è stata coronata con lo straordinario scudetto vinto sulla panchina del Napoli. Sulla panchina bianconera il compito di rialzare una squadra con la rosa e le qualità per vivere un campionato da protagonista. Inizio decisamente positivo con, come detto, il successo in casa della Cremonese. Il problema principale, e sta caratterizzando questa stagione bianconera, è la mancanza di continuità.
Prima lo Sporting in Champions League e poi il Torino in campionato; due pareggi che complicano il cammino in Europa e rallentano la corsa in campionato. Più in generale i due punti certificano come Spalletti debba ancora lavorare e, da questo punto di vista, la sosta può essere di grande aiuto anche se saranno diversi i giocatori che risponderanno alle chiamate delle rispettive nazionali. Spalletti però ha dimostrato di essere, in un certo senso, già entrato nella testa dei suoi giocatori. La prima novità è Koopmeiners difensore per dare maggiore qualità alla manovra bianconera. A questo bisogna aggiungere la costanza dell’inserimento dei trequartisti e degli esterni non appena la palla arriva al centravanti. Una situazione che ovviamente permette alla Juventus di avere una soluzione offensiva in più per far male all’avversario.
Cremonese, Sporting e Torino: 3 gol fatti e solo uno di un centravanti, Vlahovic in Champions. Il problema del gol, specialmente in relazione al reparto offensivo, è un problema che continua a sussistere. Le scelte a disposizione di Spalletti sono molte e il tecnico deve riuscire a ridare fiducia a giocatori che, in questo momento, faticano ad essere determinanti. Uno di questi è Yildiz. Un gol, su rigore, nelle ultime 7 di campionato è troppo poco per un giocatore dalle qualità infinite. Hanno bisogno di sbloccarsi anche Openda e Zhegrova che, contro il Torino, ha iniziato a dimostrare le sue potenzialità.
Altro aspetto su cui bisogna lavorare è quello difensivo; da questo punto di vista l’imminente ritorno di Bremer può aiutare a sistemare una retroguardia che concede troppo. Anche contro il Torino, i granata hanno avuto possibilità per far male ai bianconeri. I prossimi impegni, al rientro dalla sosta, saranno due gare in trasferta. Fiorentina in campionato e Bodo (con condizioni climatiche che potrebbero essere non propriamente favorevoli) in Champions League. Inutile girarci intorno: servono 6 punti o gli obiettivi stagionali rischiano di sfumare con largo, larghissimo, anticipo.