Juventus: col Genoa primi segni di ripartenza, ma non chiamatela rinascita

Ripartenza? Sì. Rinascita? Assolutamente no. La Juventus vince e convince contro un Genoa in difficoltà e decimato dagli infortuni. Successo importante per i bianconeri, che evitano di perdere altro terreno con le zone alte della classifica. Ora la speranza della Vecchia Signora è quella di vedere qualche rivale “cadere”, ma con un unico obbligo: continuare a vincere senza sosta. Solo continuando a far punti possono riaprirsi le speranze, che ora sono ancora molto remote.

Juventus-Genoa: squadra compatta ma avversari “teneri”

Contro il Genoa si è vista una Juventus più coesa. Le occasioni da gol create sono state tante, molte sprecate, altre sventate da un Sirigu spaziale. Questa è la partita da cui ripartire, nella quale bisogna raccogliere le ceneri del fallimento per provare ad uscire da una crisi profonda. L’importante era vincere, portare a casa i tre punti ed evitare altre figuracce. Missione compiuta. In questo momento della stagione alla Juventus non importa passare dalle stalle alle stelle, ma provare a ripartire con calma, senza fretta, senza farsi prendere da finti entusiasmi frutto di successi contro avversari più che abbordabili.

La squadra vista in campo ha finalmente creato gioco, seppur non brillantissimo, ma ha giocato a pallone. Il nuovo modulo sembra aver più potenzialità per il futuro. Il 4-2-3-1 è lo schema di gioco giusto per questa Juventus, che dovrebbe essere tarata sul giocare offensiva, visti i tanti giocatori di qualità presenti in rosa. Il “Gol Olimpico” di Cuadrado dalla bandierina dà carica e fiducia alla squadra in campo. La classe pura di Dybala rifinisce (e finisce) la partita, mandando al tappeto un Genoa in vistosa emergenza. Questa è la partita da cui ripartire, perché peggio di come fatto in precedenza è difficile fare.

L’obiettivo prima della sosta

Come detto: è inutile farsi prendere da finti entusiasmi. La Juventus è ancora messa male, ferita e non ancora all’altezza delle prime quattro squadre della Serie A. Ora serve solo lavorare a testa bassa e far punti, senza più fermarsi. Il lavoro visto in campo nelle ultime due gare è sicuramente positivo rispetto al passato, complici anche le avversarie di cablaggio inferiore (Salernitana e Genoa). Ai bianconeri questo non deve importare, per uscire dal fango serve costanza.

L’obiettivo per concludere la prima parte di stagione al meglio è vincere tutte le partite rimaste a disposizione. Se sarà una ripartenza solida lo si vedrà solo dopo le gare contro Venezia, Bologna e Cagliari: avversarie abbordabili, ma che, come si è visto, alla Juventus possono creare tante insidie. Una volta archiviati questi tre match ci sarà la sosta natalizia, un’occasione per ricaricare le batterie e ricominciare quasi da zero. Il treno dell’Europa viaggia a ritmi sostenuti e non aspetta. Solo la seconda parte di stagione potrà dire se la Vecchia Signora sarà rinata, o semplicemente avrà illuso.