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Juventus, delusione Paredes: la luce è ancora spenta

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Paredes

Di certo non ci si aspettava che risolvesse tutti i problemi di gioco presenti in casa Juventus, ma in molti attendevano un passo in avanti importante con Leandro Paredes. Alla Vecchia Signora mancava un metronomo, un giocatore che stabilisse un ordine preciso con le proprie giocate. Questo calciatore doveva essere Paredes, ma al momento con lui si è visto più buio che luce.

Juventus: la luce di Paredes è ancora spenta

Come detto, l’ex Paris Saint Germain è approdato a Torino per illuminare la scena e offrire un bagaglio di giocate senza dubbio più ampio ed entusiasmante. Nel centrocampo dei sogni di Allegri Paredes doveva ricoprire il ruolo di play, coadiuvato da due mezze ali fisiche e tecniche. La Juve aveva bisogno di un regista completo, capace anche in fase di non possesso, ma intelligente e ordinato allo stesso tempo con la palla tra i piedi.

Tutte le qualità e le caratteristiche dell’argentino, fin qui non si sono viste neanche minimamente. L’ex Roma non osa mai la giocata, sbaglia diversi passaggi semplici, spesso appare in ritardo o addirittura in affanno e fatica non poco a dare ritmo alla manovra, motivo principale per cui è stato preso. Come detto, non ci aspettava risolvesse tutti i problemi, ma quantomeno che iniziasse fin da subito a fare la differenza. Fino ad oggi però ciò che è emerso è una condizione mentale non entusiasmante ed una situazione fisica ancor più deprimente.

Juventus: i numeri di Leandro

Come sempre, a testimonianza del rendimento di un calciatore, ci sono poi i numeri che vanno snocciolati. Fin qui con la Juventus ha collezionato 9 presenze, per un totale di 637 minuti, con appena 1 assist e ben 3 ammonizioni. Nonostante abbia giocato 6 delle 9 partite da titolare, non ha mai dato l’impressione di essere un perno fondamentale per questa squadra. Con il rientro di Pogba, la sensazione è che potrebbe scivolare in panchina più spesso qualora non riuscisse a cambiare marcia.

Amo il calcio in tutto e per tutto e sto cercando di farne una professione a tempo pieno: sono un giornalista pubblicista e provo ad esercitare al meglio il mio compito, sperando che ciò possa essere definitivamente il mio futuro.

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Milan, arriva il saluto di Theo Hernandez a Maldini – FOTO

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Theo Hernandez

L’addio di Paolo Maldini al Milan ha sicuramente scosso tutto l’ambiente rossonero. Anche Theo Hernandez ha voluto salutare l’ex DT e capitano con un bellissimo post social.

Milan, arriva il saluto di Theo Hernandez a Maldini

 “Triste dover dire addio a qualcuno che si è fidato di me e mi ha aiutato a diventare il giocatore che sono oggi. Ti auguro il meglio e che la vita ci riporti insieme”

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Milan, Maldini voleva sostituire Pioli con l’ex compagno: il retroscena

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Maldini sostituto Pioli Pirlo

Paolo Maldini aveva in mente una rivoluzione in panchina prima del licenziamento. Avrebbe mandato via Stefano Pioli: al suo posto l’ex compagno al Milan

Clamoroso quanto accaduto al Milan nelle ultime ore. Il licenziamento di Paolo Maldini era sicuramente inaspettato, soprattutto per i tifosi e i giocatori. Ma in realtà, da tempo, si vociferava di alcuni dissidi tra la nuova proprietà e il Direttore Tecnico. Vedute e progetti diversi: è stata questa la giustificazione di facciata che ha condotto Gerry Cardinale a cambiare registro, mandando via il duo dirigenziale Maldini-Massara. Ancora oggi, e chissà per quanto tempo, ci si interroga sulle vere motivazioni che hanno portato alla separazione.

Maldini sostituto Pioli Pirlo

Milan, era pronto il cambio in panchina: il retroscena (Getty Images) – calcioinpillole.com

In tanti parlano di un primario dissidio venuto fuori tra Maldini e Cardinale riguardante Stefano Pioli. Nello specifico, l’ormai ex DT avrebbe messo in discussione l’operato del tecnico emiliano nel corso della stagione, non soddisfatto della gestione di alcuni calciatori e delle strategie in campo. Ma la proprietà riteneva e ritiene intoccabile Pioli e il lavoro fatto al Milan. Non a caso la sua presenza è stata confermata in toto, con anche maggior potere e autonomia affidatigli nelle scelte di mercato.

E il retroscena che giunge da Il Corriere dello Sport si sposa perfettamente con tale tesi. Paolo Maldini, secondo la fonte, stava programmando un cambio in panchina prima di essere licenziato dal club.

Milan, era pronto Pirlo per la panchina

Il Corriere dello Sport rivela che Paolo Maldini stava progettando non soltanto una rivoluzione della rosa milanista, ma anche della panchina. Avrebbe infatti voluto al posto di Stefano Pioli l’amico ed ex compagno Andrea Pirlo. Tra i due c’è da sempre un rapporto speciale, nato sul campo ai tempi del grande Milan, poi mantenuto e curato negli anni. Ebbene, Paolo Maldini avrebbe voluto trasformare quel rapporto in professionale, ma non ha avuto né il tempo né il modo di farlo.

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Juventus, Scanavino annuncia: “Allegri confermato, su Giuntoli…”

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Scanavino

Maurizio Scanavino, DG della Juventus, ha confermato Max Allegri sulla panchina dei bianconeri. Le sue dichiarazioni sul tecnico e sul possibile arrivo di Giuntoli.

Juventus, Scanavino conferma Allegri

allegri juventus milan

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

“Allegri non è mai stato in discussione, con lui c’è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, dal mercato, alla parte sportiva, al quadro ecomomico-finanziario della società. Con Allegri abbiamo incontri e contatti quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera, il nostro rapporto si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati momenti di confronto, anche accesi in alcuni casi, ma con critica costruttiva e autocritica. Con la volontà di fare il meglio per i giocatori e la società. Nella bufera che abbiamo vissuto abbiamo operato bene, non solo dal punto di vista delle performance sul campo, che magari in alcune occasioni potevano essere migliori; ma che alla fine hanno portato a un terzo posto sul campo e ad essere ad un passo dalle finali nelle due competizioni. L’inizio di stagione non è stato eccellente, e nel finale di stagione c’è stato il crollo legato a questioni psicologiche. Due giorni dopo la mia nomina ci siamo trovati con 15 punti di penalità e l’inibizione di Cherubini. In quel momento abbiamo creato un gruppo di lavoro con Calvo e la promozione di Manna che ha lavorato molto bene. Giovanni ha dimostrato di avere grandi capacità: lui prenderà in mano al 100 percento le fasi di mercato che ci aspettano nei prossimi mesi. Lasciando a Calvo la parte manageriale. Giuntoli? Ha un contratto con il Napoli ancora per un anno, non mi sembra corretto commentare ulteriormente. Dobbiamo procedere rapidamente verso il futuro lasciandoci alle spalle questi momenti di incertezza. Situazioni e scenari non consolidati non sono alla nostra valutazione in questo momento”.

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