Juventus-Genoa 3-1, i bianconeri si confermano al terzo posto

Juventus-Genoa

Jonathan Moscrop / Sportimage

Juventus-Genoa termina 3-1 e sono tre punti molto importanti per i bianconeri che danno continuità alla vittoria sul Napoli. La Juventus ha dominato il primo tempo, ma ha rischiato addirittura di subire il pareggio all’inizio del secondo. Un gol di McKennie all’improvviso, però, chiude definitivamente il match. La Juventus resta al terzo posto con 62 punti, mentre il Genoa mantiene il tredicesimo a quota 32.

Primo tempo

I primi 45 minuti di Juventus-Genoa vedono sostanzialmente una sola squadra in campo. Bianconeri che adottano subito un ritmo alto e mettono in difficoltà il Genoa che si mostra subito alle corde. Al 5′ è già 1-0: Cuadrado supera Rovella e serve Kulusevski che insacca all’angolo alto alla destra di Perin. La Juventus va in modalità controllo, ma continua a macinare gioco. I rossoblu provano a creare qualche situazione soprattutto sulla sinistra, ma la difesa bianconera è preparata. Al 20′ arriva un’ammonizione per Cuadrado per fallo di mano appena fuori dall’area di rigore.

Il Genoa, però, non è ordinato come spesso capita e al 22′ Radovanovic apre una prateria a Chiesa che si invola verso la porta. L’ex Fiorentina calcia, Perin respinge, Ronaldo tira clamorosamente sul palo a due passi dalla porta, ma sulla ribattuta Morata segna il 2-0. Il match non cambia e i bianconeri mantengono il controllo nella metà campo genoana. Al 36′ Rabiot ci prova al termine di un’azione manovrata, ma Perin devia in angolo. Tra il 37′ e il 38′ vengono ammoniti Kulusevski e Behrami. Non succede quasi più nulla fino al 45′ quando il Genoa ha la sua prima occasione: Scamacca supera il muro De Ligt-Chiellini, ma calcia addosso a Szczescny da posizione favorevole.

Seconda frazione

A Ballardini non è piaciuto il primo tempo e cambia subito: dentro Ghiglione e Pjaca per Biraschi e Behrami. Una sostituzione anche per Pirlo che tiene negli spogliatoi Cuadrado ed inserisce Alex Sandro. Al 49′ il Genoa accorcia su corner con Scamacca che incorna liberandosi di De Ligt: è 2-1. I rossoblu, però, dimostrano un piglio diverso in questo inizio e provano spesso a farsi vedere in avanti. Al 53′ riparte Chiesa e viene fermato da Rovella che viene ammonito. Il Genoa, però, c’è: al 55′ ci prova Pjaca da fuori che impegna Szczesny. Il croato ha un’occasione d’oro un minuto dopo, ma dopo essersi liberato calcia incredibilmente alto.

La partita aumenta di ritmo e al 57′ ci prova Ronaldo da fuori, ma la palla esce di poco. Al 62′ viene ammonito anche Criscito per un fallo su Kulusevski e Ballardini ne approfitta per effettuare un doppio cambio: dentro Shomudorov e Zajc per Pandev e Rovella. Dopo sei minuti Pirlo inserisce McKennie e Dybala per Kulusevski e Morata. Poco dopo ultimo cambio per il Genoa con Melegoni che subentra a Scamacca. Al 70′ Danilo serve McKennie, tenuto in gioco da Ghiglione, che insacca facilmente il 3-1. Pirlo, raggiunto un buon margine, fa rifiatare Chiesa e manda in campo Arthur.

Il Genoa, però, termina la gara in dieci perchè Zappacosta non riesce a proseguire a causa di un problema muscolare. All’83’ viene ammonito Alex Sandro, mentre un minuto dopo esce Rabiot che lascia spazio a Ramsey. All’88’ altra fiammata della Juventus proprio con Alex Sandro, ma Perin devia in angolo. I bianconeri sono ancora pericolosi al 91′: prima Dybala, poi Ronaldo, la palla passa pericolosamente davanti alla linea ma non entra. Non succede più nulla: Juventus-Genoa si conclude 3-1.