Juventus, il dottor Zanon su Chiesa: “Infortunio? Servono almeno sei mesi”

Chiesa

(Photo by ALBERTO PIZZOLI, Onefootball.com)

Ieri gli esami strumentali hanno confermato la più brutta delle notizie per la Juventus e per gli amanti del calcio in generale. Federico Chiesa, infatti, ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e la sua stagione è finita. Il dottor Giacomo Zanon, consulente ortopedico esterno dell’Atalanta ha spiegato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport i dettagli dell’infortunio, l’operazione ed i tempi di recupero. Tutte le sue parole.

I dettagli sull’operazione

“La ricostruzione del crociato anteriore viene fatta in artroscopia, tecnica mini invasiva, posizionando nel ginocchio un nuovo legamento. Esso viene generalmente prelevato dal terzo centrale del tendine rotuleo. Viene introdotto nel ginocchio in artroscopia e fissato con viti e bottoni di sospensione. È un intervento di routine che dura un’ora circa. La tecnica chirurgica è standardizzata, utilizzata quotidianamente in chirurgia del ginocchio. Nel calcio professionistico la scelta del trapianto ricade quasi sempre nel tendine rotuleo. Questo perché può parzialmente accelerare la riabilitazione. Dopo un paio di mesi l’integrazione è completa e dà una sensazione di buona stabilità al giocatore. Rispetto alla ricostruzione con i flessori di coscia, il tendine rotuleo ha il vantaggio che prelevando il terzo centrale del tendine prendi anche due bratte ossee, di rotula e di tibia. L’interfaccia osso con osso favorisce l’integrazione, che avviene in circa 5/6 settimane”.

Quando può recuperare Federico Chiesa

Sei mesi sono il minimo sindacale, poi ce ne vogliono altri tre perché torni il giocatore di prima. Nove mesi è un periodo congruo per essere lo stesso calciatore pre infortunio. Un vecchio studio fatto in collaborazione con l’Uefa dimostrò che più lungo è il percorso riabilitativo tanto è migliore il risultato. Accelerare la riabilitazione non porta lontano per due motivi: la possibilità di recidive di lesione legamentosa e la necessità di ricostruire la muscolatura, per cui ci vogliono 2-3 mesi, anche per prevenire altri infortuni”.

Quali sono i rischi

“C’è una predisposizione alla lesione del crociato contro laterale. Bisogna stare attenti alle tendiniti e alle lesioni di sovraccarico. È frequente che al rientro si possa incorrere in lesioni muscolari, per questo è necessario un attento lavoro di prevenzione. E poi per tutti subentra la paura: il rientro in campo deve essere graduale“.

E per i Mondiali?

“Direi che possa farcela. Se tutto filerà liscio, a luglio farà la preparazione con la Juventus e tra 10 mesi può essere ad un buon livello“.