Juventus-Lazio 3-1, la Juve sogna, la Lazio si scioglie

Juventus

Photo Giuliano Marchisciano / I

La partita

Parte forte la Lazio, che nei primi 20 minuti mette sotto la Juventus. Bianconeri lenti e imprecisi, che al 14′ vanno meritatamente in svantaggio, con Correa che punisce un errore di Kulusevski. La reazione arriva al 24′, quando un tocco di mano di Hoedt scatena le proteste bianconere. Da quel momento, la squadra di Pirlo alza i ritmi, e al 39′ trova il bel pareggio con Rabiot. Il secondo tempo inizia a ritmi altissimi, ma in due minuti la chiude Morata. Prima concludendo di prepotenza un bel contropiede, poi dal dischetto, dopo un tocco di Milinkovic-Savic, ingenuo, su Ramsey.

Per Inzaghi, una Lazio a due facce, che vanifica con due leggerezze quanto di buono, a tratti ottimo, fatto nei primi 58 minuti. Per Pirlo, la partita che tiene vivi i sogni scudetto, aspettando lo scontro ad alta quota di domani sera tra Inter e Atalanta. Bene Chiesa, sempre più leader, Correa fa più del gol, ma a queste altezze gli errori, da entrambe le parti, si pagano cari. La Lazio cerca la reazione, ma senza trovare il gol che avrebbe potuto riaprire una partita chiusa già dopo un’ora. Sono mancati i lampi e la serenità di Luis Alberto e Milinkovic-Savic, così come il miglior Immobile.

Il primo tempo, più Lazio che Juventus

Parte forte la Lazio, che nei primi 20′ è padrona del campo. Al 4′, ingenuità di Cuadrado, che pressato da Fares perde palla, l’algerino calcia alto da fuori area. Al 6′ bella ripartenza della Lazio, Correa stoppato al tiro in area. Al 9′ punizione di Milinkovic-Savic, che esce di poco alla sinistra di Szczęsny. Al 14′ il vantaggio della Lazio: Correa sfrutta l’errore di Kulusevski nel retropassaggio, affronta e supera Demiral nell’uno contro uno, e batte Szczęsny sul primo palo. Al 19′ ancora Milinkovic-Savic, che impegna Szczęsny da fuori, il portiere respinge allungandosi sulla sua sinistra. Al 22′ conclusione violenta ma centrale di Luis Alberto.

Al 24′ l’episodio che cambia l0inerzia del match: Chiesa entra in area, Acerbi interviene in scivolata e la palla che finisce sulla mano di Hoedt: il silente check non ravvisa gli estremi per il calcio di rigore. Da qui, però, la Juventus si sveglia, alza i ritmi e la pressione e guadagna campo e sicurezze. Al 32′ si libera al tiro Ramsey, ma la parabola del gallese si spegne sopra il sette. Al 37′ una punizione di Bernardeschi trova Morata a due passi da Reina, ma la spizzata di testa finisce fuori. Al 39′ ecco il pareggio bianconero: Rabiot entra in area e, dalla sinistra, trova un angolo incredibile e con una fucilata batte Reina sul suo palo. Al 45′ occasione per la Lazio di riportarsi avanti, con Luis Alberto che serve Fares: da fuori area sfiora il palo alla sinistra di Szczęsny.

Il secondo tempo, la reazione della Juventus

Partono subito forte Juventus e Lazio. Al 49′ Chiesa semina il panico in area biancoceleste, ma trova solo un calcio d’angolo: grande parata di Reina sul suo palo. Risponde Correa, che al 51′ scarta mezza difesa bianconera ma non supera Szczęsny. Sull’azione successiva, Luis Alberto dalla sinistra trova la testa di Milinkovic-Savic a centro area, che colpisce la traversa. Al 55′ Escalante prende il posto di Leiva, Patric quello di Lulic. Al 57′ un contropiede fulminante orchestrato da Chiesa, più veloce di Escalante a fiondarsi su una palla a centrocampo, manda in porta Morata, che fulmina Reina per il 2-1. Passano appena due minuti, e Ramsey in area va giù, agganciato da Milinkovic-Savic: questa volta è rigore, e Morata dal dischetto fa 3-1.

La Juventus non abbassa i ritmi, e la Lazio fa una fatica tremenda a rimettere insieme i pezzi. Al 70′ è la volta di Pirlo di ruotare gli uomini: fuori Cuadrado, Morata e Ramsey, dentro Cristiano Ronaldo, McKennie e Arhur. Al 76′ si rivede la Lazio, con un bel tiro di Immobile da fuori area che impegna Szczęsny. Al 79′ Correa ha la palla del 3-2, ma da dentro l’area apre troppo il compasso e calcia largo. all’82’ Inzaghi butta dentro anche Pereira, Muriqi e Caicedo per Marusic, Immobile e Luis Alberto. Pirlo, invece, risparmia Chiesa e sceglie Bonucci per gli ultimi minuti. Al 90′ ancora Correa da fuori, tiro deviato in calcio d’angolo. Sui cui sviluppi ci prova Fares da fuori, ma trova solo l’esterno rete. al 92′, dentro il giovane Di Pardo per Kulusevski.