Juventus-Maccabi Haifa, Allegri: “Le gare vanno chiuse prima”

Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha commentato in conferenza stampa la vittoria contro il Maccabi Haifa, nel match valido per la terza giornata della fase a gironi della Champions League. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW.

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Juventus-Maccabi Haifa, le parole di Allegri nel post partita

Che Maccabi ha visto?
“Che il Maccabi fosse una buona squadra lo sapevamo, col Benfica è stato in partita per tutto il primo tempo, col PSG fino al 70′ è stato in partita. E’ stata complicata, l’abbiamo resa facile ma martedì sarà un’altra gara”.

Di Maria, Milik e Vlahovic sono un progetto futuro?
“Con una gara ogni tre giorni serve star dietro alle condizioni fisiche di tutti. Di Maria è bravo, l’importante è fargli arrivare la palla: il primo e il secondo assist sono stati di pregevole fattura”.

Cosa c’è da mettere a posto?
“La fase difensiva è questione mentale: tutto sembrava facile, abbiamo mollato come squadra. Non abbiamo fatto fallo sul loro gol, questo non va bene. Sarà importante anche la differenza reti”.

Quanto pesa giocare in uno stadio vuoto rispetto alle milanesi e al Napoli?
“Dobbiamo essere bravi a riportare entusiasmo. Veniamo da due vittorie di seguito, non abbiamo mai vinto in trasferta, speriamo di farlo sabato”.

Rabiot può essere la sorpresa?
“Non è una sorpresa, è cresciuto. Ha 27 anni e ha la maturità per fare il salto in avanti, ha potenzialità per migliorare in verticale, per velocizzare la palla in avanti, è migliorato in interdizione, ha fatto due gol. E’ negli anni più importanti della sua carriera”.

Che parere ha del pareggio tra Benfica e PSG?
“Intanto vinciamo in casa del Maccabi: stadio pieno, tifo che dà una mano, la squadra non è male perché nel secondo tempo coi cambi hanno creato difficoltà. Vinciamo là e poi a Lisbona vediamo quel che siamo capaci di fare”.

La crescita di Paredes farà cambiare passo alla Juventus?
“Ha fatto una buona partita, è stato ordinato mentre di solito va a giro per il campo. Leandro è arrivato e ha subito giocato tanto dopo tempo di inattività. Quando avrà condizione migliore come ritmo e intensità, diventerà straordinario”.

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Sull’ultimo quarto d’ora

Sulla gestione degli ultimi minuti
“I ragazzi si sono resi subito conto che non si può giocare un quarto d’ora così. Le gare vanno chiuse prima: non vuol dire smettere di giocare ma gigioneggiare di meno ed essere più cattivi. Ne abbiamo sfruttate poche, dobbiamo essere più efficaci. Siamo stati leggeri, poi le gare sono psicologia e abbiamo rischiato il 2-2. Questo non deve accadere”.