Juventus, Moggi parla di Pogba e Bonucci: “Il francese non è stato molto furbo, Bonucci che danno ha subito?”

Juventus Moggi

(Photo credit should read GIULIO PISCITELLI/AFP via Getty Images)

Continua il periodo infelice della Juventus per quel che riguarda le vicende extra campo. L’ormai ex difensore e capitano, Leonardo Bonucci ha deciso di proseguire per vie legali contro il club bianconero chiedendo un risarcimento per danni d’immagine. Tutto questo è scaturito dalla scelta della società di mettere il giocatore fuori rosa considerandolo esterno al progetto squadra, cosa che avrebbe alimentato il malconento del centrale difensivo che ora vuole portare la Juventus davanti ad un giudice. Come se non bastasse, a peggiorare le cose ci ha pensato Paul Pogba. Il centrocampista francese è infatti risultato positivo ad un test antidoping. La sostanza assunta dal calciatore è il testosterone, preso tramite un consiglio di un medico americano amico del giocatore. Ora il numero 10 della Juventus potrebbe incorrere in una pesante squalifica e veder terminare la propria avventura in bianconero.

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Juventus, Moggi: “La risoluzione del contratto di Pogba potrebbe anche essere automatica”

Di queste vicende legate a Leonardo Bonucci e a Paul Pogba, ne ha parlato l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi. Queste le sue parole a Radio Bianconera.

Caso Pogba

La questione Pogba l’ho già definita quando aveva deciso di non operarsi per gli scorsi Mondiali. Non so cosa sia successo di preciso, ma se è vero come è vero che lui è positivo, posso dire che Pogba non è molto furbo e, soprattutto, non attaccato alla Juventus. Voleva venire qui per spaccare il mondo, ma ha finito per confonderlo. Ci sono disposizioni precise che dicono che un giocatore deve rendere noto allo staff medico tutto quello che assume prima dopo e durante la partita. Se tutto venisse confermato, la società potrebbe anche richiedere la risoluzione del contratto, che potrebbe essere anche automatica“.

Sulla questione Bonucci

Se una società esclude un giocatore, ma permette a questi di potersi allenare, le chiacchiere stanno a zero. Inoltre Bonucci è andato all’Union Berlino, club che gioca la Champions League. Quindi, non capisco che danno pensa di aver subito. Ha fatto tantissimi anni alla Juventus, ma ha 35 anni. Il problema di fondo è che la carta d’identità parla una lingua difficilmente sconfessabile. Bonucci vorrebbe giocare giocate ancora ad altissimo livello, ma ha il rendimento di chi non può reggere tali standard“.