Serie A

Juventus, quanti giocatori al possibile ultimo ballo: da Di Maria a Vlahovic

Ultimo atto di questa Serie A per la Juventus, che scenderà in campo alle ore 21:00 per sfidare l’Udinese. Una stagione sicuramente sottotono quella degli uomini di Allegri, che non hanno centrato alcun obiettivo e sono fuori dalla Champions League la prossima stagione (per via anche della penalizzazione). Saranno tanti i possibili addii nella serata di oggi. Infatti diversi giocatori bianconeri sono pronti a salutare e ad approdare in altri lidi la prossima stagione. Da Vlahovic a Di Maria, ecco chi potrebbe lasciare la Juventus dopo Udine.

Juventus: Di Maria e Rabiot addii assicurati, dubbio Vlahovic

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Futuro ben chiaro per Di Maria e Rabiot, che, oltre al contratto in scadenza, hanno voglia di cambiare aria. Non ci sarà rinnovo che tenga per i due, che saranno pronti ad accasarsi in altre squadre dalla prossima stagione. Ci sono già stati i saluti tra i membri della squadra e lo hanno fatto intuire ai tifosi: questa di Udine sarà l’ultima partita con la maglia bianconera indosso. Resta in bilico la posizione di Dusan Vlahovic, pagato 80 milioni dalla Fiorentina, ma con la permanenza in dubbio. Il motivo? Le sirene di mercato. Tante le squadre interessate, su tutte il Bayern Monaco. Il serbo potrebbe lasciare Torino di fronte ad un’offerta congrua. Futuro senza definizione per Juan Cuadrado, storica bandiera della Juventus ormai. Il suo contratto non è ancora definito e il colombiano va in scadenza. Potrebbe dire addio anche lui.

E Allegri?

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nonostante le tante voci di conferma, non può non essere in bilico la posizione di Massimiliano Allegri nella Juventus. Da lunedì il suo futuro sarà in accesa discussione. Al momento il tecnico livornese assicura di esserci anche per la prossima stagione. Nella sua ultima conferenza stampa l’ha ribadito: “L’anno prossimo cercheremo di fare una stagione migliore andando a migliorare quella di quest’anno”. I dubbi, però, rimangono fortissimi.

Share
Published by
Federico Draghetti