Juventus-Verona, Juric senza paura: “Una partita come le altre”

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

L’allenatore dell’Hellas Verona Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato di domani sera, contro la Juventus campione in carica.
Il tecnico croato è parso abbastanza convinto della sua squadra, pronto a giocarsela alla pari contro la squadra guidata da Andrea Pirlo.

Queste le sue parole: “Abbiamo uno stile di gioco definito, ci abbiamo lavorato tanto l’anno scorso, e adesso siamo ripartiti con questa idea e interpreti diversi. Ma l’idea è affrontare la Juve come affrontiamo le altre, poi ovviamente vediamo”.

“Siamo la miglior difesa d’Europa? Queste domande non si fanno mai perché portano sfiga. La squadra ha lavorato bene a livello difensivo, e intendo tutta la squadra, non solo i difensori. Anche se in certe situazioni ci è andata bene, ma nell’ultima siamo stati molto bravi”.

“Kalinic? Sta lavorando, si impegna e cerca di raggiungere la forma. Per attaccanti così, che vivono di esplosività, ci vuole un po’ di tempo. Poi vediamo se conquista il posto, che non è regalato. La mia idea è inserirlo gradualmente”.

“Prima ci scordiamo dell’anno scorso meglio è. Non abbiamo fatto il ritiro, adesso stiamo facendo amichevoli. L’ultima prestazione è andata oltre le mie aspettative, sapendo che c’erano tre o quattro ragazzi che avevano fatto solo una settimana. Sono rimasto sbalordito di come la squadra è stata in campo. Siamo in fase di costruzione, non è facile mettere insieme tutti i nuovi. L’anno scorso c’è stato il ritiro e abbiamo lavorato insieme per quattro o cinque settimane, ho avuto più tempo per insistere sui particolari. Quest’anno finora è andato oltre. Trovo queste difficoltà, poi spero che i ragazzi crescano il più in fretta possibile”.

“Siamo una squadra completamente nuova. La partita dell’altro giorno (contro il Genoa, ndr) è stata stradominata, anche a Parma abbiamo dominato tatticamente. Le ultime quindici partite dell’anno scorso le abbiamo dominate, era un calcio più sviluppato rispetto all’inizio. La differenza è che facevamo gol. La difesa ha retto, certe giocate non sono ancora sincronizzate. In queste ultime due partite abbiamo costretto gli avversari ad abbassarsi, e succedeva anche l’anno scorso. Con il Genoa in casa era così, con il Lecce lo stesso”.

“Sono molto contento dei giovani. Lovato, Ilic, Colley, Salcedo: fin qui hanno tutti risposto bene. Poi devi stare attento perché sono bambini. A Kumbulla non ho mai detto bambino, ma a loro devi prestare attenzione perché non hanno la furbizia per gestire certi momenti. La nota negativa è che non sono nostri giocatori, ad eccezione di Matteo”.

“Nelle ultime due partite abbiamo creato il mondo. Contro il Genoa c’è stato un dominio assoluto, abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Sicuramente in allenamento cerchiamo di alzare questa cattiveria, questa qualità tecnica nei momenti decisivi. Se in una partita come quella contro il Genoa non riesci a segnare un po’ ti preoccupi. Speriamo di essere più concreti”.

“Guardando la rosa salvarci sarebbe un grandissimo risultato: dobbiamo lavorare tanto, essere umili e concentrati. Con l’Udinese ci è andata bene, a Parma e con il Genoa ci è andata male, se devo fare un’analisi secca. Con la Roma il pari mi sembrava giusto, ci hanno regalato due punti e va benissimo. Questa è la mia analisi delle prestazioni e dei punti: sono i punti giusti raccolti in maniera diversa dalle partite”.