Kumbulla: “Un sogno essere allenato da Mourinho”

Kumbulla

Photo Fabio Rossi/LaPresse

Marash Kumbulla, quanto entusiasmo per l’arrivo di Mourinho in panchina: non vede l’ora di cominciare. Il difensore della Roma, che vestirà la maglia giallorossa almeno per un’altra stagione prima della fine del prestito concordata con il Verona, è stato intervistato da Goal.

Le parole di Kumbulla

L’arrivo di Mourinho in panchina – “Non riesco ancora a crederci. È un sogno essere allenato da Mourinho e sarà un motivo in più per migliorare e crescere. Non ho ancora parlato con lui, ma so che lo farò quando arriverà a Roma e sarà un’esperienza incredibile. La cosa più importante che Mourinho porterà alla Roma è la mentalità vincente, ha vinto in tutte le squadre che ha allenato. Imparerò tanto, ma la cosa più importante è questa”.

Gli obiettivi della prossima stagione – “La cosa più importante è che a differenza di quest’anno la squadra li raggiunga e dunque sarà ancora più importante farlo l’anno venturo. A livello personale voglio giocare al mio massimo livello e aiutare la squadra. A livello personale sono soddisfatto anche se non è stato possibile essere al meglio, ma sono contento perché ho giocato quasi 30 partite tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League – spiega Kumbulla – A livello di squadra però non siamo stati contenti, perché non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Ma la prossima stagione, con il nuovo allenatore, andrà meglio e tutti cercheremo di dare il massimo”.

Fonseca – “Con Fonseca ho un buon rapporto, ovviamente avrei voluto giocare di più, ma quando sei in un’ottima squadra con giocatori di grande talento a volte è difficile trovare spazio. Comunque sono contento di com’è andata la mia stagione e ho un ottimo rapporto col mister, va tutto bene”.

L’incontro con Cristiano Ronaldo – “Quando sei in campo non ti rendi conto che stai giocando contro di lui, poi quando vedi le immagini provi una sensazione strana ma bella, perché l’ho visto giocare quando ero giovane e ora posso affrontarlo”.

Il passato – “Ero lusingato perché tante squadre forti mi volevano, ma quando ho saputo che mi voleva la Roma è stata una decisione facile. Nel giro di poche ore avevo deciso di andarci ed ero felice. Fuori dal campo è stato un anno davvero difficile, all’inizio è stato uno shock perché per la prima volta vivevo da solo lontano da casa senza i miei genitori e la mia famiglia. Ma poi ho iniziato a sentirmi meglio e a sentirmi a casa, sia con la città che con le persone. Sono migliorato molto a livello personale ma anche in campo, Fonseca con nuove idee mi ha dato un nuovo stile di gioco e migliorato molto”.

Smalling – “Cerco di parlare inglese perché non parla molto bene l’italiano: mi ha dimostrato di essere un giocatore di grande esperienza che ha giocato per tante squadre di alto livello e da lui ho imparato tanto. L’ho guardato e ho imparato dai suoi gesti tecnici e dalle sue parole dentro e fuori dal campo”.

Galles-Albania – “Sono molto emozionato, il Galles ha molti giocatori di talento ed è una partita che aiuterà l’Albania a crescere. Bale? Sono pronto ad affrontarlo. È un giocatore di grande talento e sono molto orgoglioso di giocare contro di lui, cercherò di fare del mio meglio. Sono sempre molto entusiasta di giocare contro grandi campioni perché mi aiuta ad accumulare più esperienza. Per me Dybala o Lukaku sono stati gli avversari più difficili contro cui giocare: sappiamo che il Galles ha ottimi giocatori, quindi sappiamo che questa partita sarà difficile e sappiamo che Bale sarà un avversario davvero molto complicato. Agli Europei guarderò tutti i miei compagni di squadra e farò il tifo per loro. Non so chi vincerà perché ci sono molte squadre forti, ma spero che vinca l’Italia perché è come la mia seconda nazione”.