La Fiorentina aspetta il Maccabi Haifa al Franchi, tra un ottavo da centrare e le proteste della Fiesole

Giocatori Fiorentina

Giocatori Fiorentina (Getty Images) - calcioinpillole.com

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Giocatori Fiorentina (Getty Images) – calcioinpillole.com

La Fiorentina ospita il Maccabi Haifa allo stadio Artemio Franchi per il ritorno degli ottavi di finale di Conference League

Oggi ore 18:45 Fiorentina e Maccabi Haifa daranno il via agli ultimi 90′ di una sfida già densa di gol: l’andata di finale, giocata a Budapest, ha infatti visto vincere i viola per 4-3 dopo una gara contraddistinta da un sali e scendi di emozioni.

Sarà difficile pensare che Italiano voglia ripetere lo stesso canovaccio anche tra le mura casalinghe però è proprio al di fuori di queste che si sta discutendo: la Curva Fiesole ha infatti diramato un comunicato protestando circa le misure di sicurezza imposte dalle autorità e condannando le gesta israeliane contro la Palestina.

La Digos sembra infatti molto preoccupata per la gestione dell’ordine pubblico e, durante le riunioni tenute nella giornata di ieri, ha diramato in maniera scrupolosa il percorso del pullman israeliano verso il Franchi.

Al pubblico viola è stato inoltre imposto l’obbligo di entrare nell’impianto entro le ore 18:15 e di non poter portare all’interno zaini, borse o power bank; un fatto che ha scatenato l’ira del tifo organizzato che stasera si presenterà ai tornelli con il solito materiale comunemente utilizzato in curva poi starà a chi di dovere valutarne l’ingresso.

Un’ora di esercitazione sui rigori per la Fiorentina in vista del Maccabi Haifa

La conferenza di Italiano inerente alla partita è cominciata dalla quantità di tempo dedicata al tiro dagli 11 metri, un particolare che ha tolto molti punti in campionati ai padroni di casa a causa dei 5 sbagli sui 6 rigori calciati nel 2024: “Abbiamo passato quasi un’ora sul campo per migliorare questo aspetto- Ha dichiarato il tecnico viola- I rigoristi li abbiamo e posso affermare di aver visto nemmeno un rigore sbagliato quest’oggi poi naturalmente in partita è diverso”. Italiano si è poi concentrato anche sugli avversari: “Il Maccabi Haifa verrò qui con un piglio duro perché avrà intenzione di ribaltare il risultato ma è nostro dovere scendere in campo con la consapevolezza di voler vincere, senza pensare al gol in più con cui siamo usciti dalla trasferta di Budapest-

Potendo scacciare inoltre qualche brutto pensiero- Sono contento di aver a disposizione Nico Gonzalez perché durante il match con la Roma ci eravamo preoccupati per una fitta patita durante i primi 45′. Anche Arthur sta meglio ed è a completa disposizione”. Difficile vederli entrambi dal 1′, i gigliati conteranno su Ikonè al suo posto accompagnato sulla trequarti da Beltran e Sottil. Mentre in attacco potrebbe tornare titolare Nzola, pare esser scontata invece la conferma di Bonaventura visto che nella prossima trasferta di campionato non potrà partecipare a causa della squalifica: per lui probabile passaggio in mediana affiancato da Duncan. Dietro l’unico dubbio è sull’out destro dove Faraoni è in vantaggio su Kayode.

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano – ansa – calcioinpillole.it

Cosa aspettarsi dal Maccabi Haifa nel match contro la Fiorentina?

Gli israeliani sono una squadra momentaneamente in difficoltà a causa delle 10 assenze patite causa infortuni vari che stanno condizionando il percorso dei verdi anche in campionato: i ragazzi guidati da Messay sono infatti secondi in classifica a cinque punti di distanza dal Maccabi Tel Aviv, squadra che può contare sulla classe di una vecchia conoscenza del calcio italiano come l’ex Palermo Eeran Zahavi.

L’ultima partita della competizione nazionale ha visto capitolare i padroni di casa sul campo dei Reineh a causa di un errore dal dischetto (tu guarda caso) di Khalaili: ala 19enne che rappresenta una dei fulcri di gioco in cui la squadra si affida quando è messa nelle condizioni di poter ripartire in contropiede. L’altro punto di forza è inevitabilmente Frandzty Pierrot, autore di 14 reti sin qua e già ricordato in Italia per aver determinato la fuoriuscita della Juventus grazie alla doppietta messa a segno contro i bianconeri in terra natia. Sarà curioso osservare lo schieramento tattico scelto dal tecnico: a Budapest optò per un 3-4-3 ma solitamente gli israeliani giocano un 5-4-1.