La Formica Atomica conquista l’Asia: Triplete per Giovinco

Giovinco Al-Hilal

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Fuori dai confini italiani, Sebastian Giovinco non ha raccolto altro che vittorie e soddisfazioni, di squadra e personali. La Formica Atomica ha conquistato l’Asia e raggiunto l’importante traguardo di vincere il Triplete.

Il 29 novembre l’Al-Hilal ha vinto 2 a 1 il derby di Riyad contro l’Al-Nassr e conquistato la Coppa del Re che si aggiunge alla vittoria del campionato e della Champions League asiatica. Anche in questo caso, Giovinco ha messo la propria firma fornendo l’assist dell’1 a 0.

Nella sua esperienza in Arabia Saudita, l’ex calciatore della Juventus ha collezionato 66 presenze impreziosite da 14 gol e 16 assist. Ancora più impressionanti sono le statistiche che lo vedono protagonista nella precedente esperienza in MLS, con la maglia del Toronto: 142 presenze, 83 reti e 51 assist. Senza dimenticare che la Formica Atomica ha trascinato i canadesi alla prima storica vittoria del campionato statunitense nel 2017. Per i risultati raggiunti e le prestazioni offerte, Giovinco è stato aggiunto alla lista dei 25 più importanti calciatori dell’MLS di tutti i tempi, insieme a nomi del calibro di Beckham, Landon Donovan, Robbie Keane e Carlos Valderrama.

Senza dubbio, la questione economica ha avuto un’importanza rilevante nella parabola che la carriera del calciatore ha preso dopo aver lasciato la Juventus. Però, ci potrebbe essere anche una questione mentale alla base di ciò. In bianconero, Giovinco era uno dei tanti calciatori dotati tecnicamente, non uno degli elementi di spicco della rosa: ha ricevuto molte critiche a Torino – si ricordi la scena di Conte che lo difende dai fischi al momento della sua uscita dal campo – a volte anche ingenerose. La Formica Atomica ha sentito la pressione della maglia bianconera, la stessa maglia con cui è cresciuto calcisticamente e che tante soddisfazioni gli ha dato a livello giovanile, e non ha saputo riproporre le stesse prestazioni fatte con il Parma o con l’Empoli.

Nelle sue esperienze all’estero, invece, Giovinco è stato un leader tecnico delle squadre dove ha giocato e ha trovato una dimensione che l’ha esaltato e coccolato. Certo, il campionato statunitense e, ancor di più, quello arabo hanno degli evidenti limiti e sono di un altro livello rispetto ai tornei top europei. Certe giocate, però, prescindono dalla qualità degli avversari e dimostrano gli enormi mezzi tecnici di cui questo calciatore è dotato.

Rimane, sicuramente, un po’ di amarezza per non aver visto Giovinco esprimersi al meglio – all’apice della maturità calcistica – in un campionato di più alto blasone. Nonostante questo, però, la Formica Atomica si è tolta diverse soddisfazioni, ha vinto e può vantare un triplete in bacheca. Alla fine, ha avuto ragione lui.