La Lazio di Sarri: dai tifosi, al blocco del mercato alla lazialità

Sarri-Lazio, ci siamo: la lazialità, il mercato, i tifosi, i pregi della squadra - @GettyImages - www.calcioinpillole.com
È andata in scena la presentazione di Maurizio Sarri in casa Lazio presso il Lazio Training Center al fianco del presidente Claudio Lotito e i temi trattati sono stati tanti, dai tifosi al blocco del mercato fino al significato di lazialità
Quanta attesa per la conferenza stampa di Sarri in casa Lazio: si sono susseguite proteste, manifestazioni, striscioni, giornate pesanti. Il tutto per arrivare alla tanto agognata presentazione del mister andata in scena nella serata di giovedì 24 luglio presso il centro sportivo della Lazio. Sarri con al proprio fianco Lotito, in una conferenza durata circa due ore e andata in onda sui canali del club tramite il nuovo sistema di comunicazione della Lazio.
Si è respirata tanta novità a Formello, anche ‘Mau’ sembra diverso: il Comandante si è già calato nell’obiettivo, nella nuova missione. Lavorare per riportare una Lazio – dopo due 7° posti consecutivi – in Europa, cercando di compiere l’ennesimo capolavoro di una carriera che lo ha visto raccogliere meno di quanto meritasse. Anche noi di Calcio in Pillole abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione e non sono mancati contributi, dalle domande sui tifosi, alla lazialità, al tanto chiacchierato blocco del mercato, fino alla nostra domanda con la quale si è chiusa la conferenza stampa.
La Lazialità secondo Sarri: le domande della presentazione ufficiale
Non ripoteremo le parole virgolettate di Sarri in questo articolo, ma i temi principali: parlando del tifo, dell’ambiente e della lazialità, Maurizio Sarri ha chiosato “è uno dei motivi per cui ho detto che la lazialità ti invade: in un momento difficile, i tifosi della Lazio si incazzano, ma poi sono lì. Questo è essere laziali, uno dei motivi per cui sono tornato in questo ambiente”. Non poteva lasciarli in un momento di difficoltà simile, Mau. Per il popolo, per la gente, per l’ambiente, la scelta è stata di cuore.
Il sogno resta quello di giocare la partita inaugurale nello Stadio Flaminio intitolato a Tommaso Maestrelli, con la sua Lazio. La vita, come dice Sarri a chi gli chiede se valuterebbe in maniera diversa un approdo alla Lazio conoscendo la situazione del blocco del mercato, è fatta di scelte: “Non si può sapere. Io sono ignifugo da questo punto di vista, non ho mai sindacato le scelte nella mia vita. Avevo scelto di tornare, ho ritenuto fosse giusto rimanere e sono qui”.
Ballottaggi, mercato, pregi: riecco il comandante Sarri
Le domande classiche sui vari ballottaggi e dualismi non sono mancate, ma Sarri è stato esaustivo: dopo 10 giorni di ritiro è presto per dare un quadro generale. Giocheranno tutti, chi più chi meno, ma in una situazione simile con il mercato, sarebbe follia fare discorsi così preventivamente tra titolari e non (al mister è stato chiesto dei dualismi Mandas-Provedel, Rovella-Cataldi e Castellanos-Dia).
Poi, in chiusura, la risposta alla domanda del nostro inviato: “Parlando di campo, qual è il pregio di questa squadra e quale la preoccupazione più grande?” La risposta precisa: “Questa Lazio ha già riscontrato picchi di velocità più alti della mia ultima Lazio – registrati durante l’amichevole di domenica in famiglia – quindi è una Lazio con una fisicità che può diventare importante“. Poi, la preoccupazione: “Tatticamente siamo ancora acerbi, ma con il lavoro possiamo migliorare”.
Servirà lavoro, dedizione, tempo, ma la Lazio c’è, la lazialità c’è, Maurizio Sarri anche. (Ri)aprite le porte alla bellezza.