Atletico Madrid

(Photo by Angel Martinez/Getty Images)

Il 22 dicembre scorso si è concluso il 2021 dell’Atletico Madrid. Un anno finito con tanta, troppa, amarezza. La sconfitta contro il Granada li rilega al quinto posto, a meno uno dalla zona Champions ma a meno diciassette punti dal Real Madrid capolista. Una seconda metà di anno da dimenticare per la squadra rojiblanca ma che non deve assolutamente oscurare quanto di buono fatto nella prima parte del 2021, dove è stato conquistato l’ambito titolo di Campioni di Spagna.

Per la seconda volta sotto la guida di Diego Pablo Simeone, l’Atletico Madrid ha conquistato il titolo e, come nel 2014, ha interrotto il dominio di Barcellona e Real Madrid.

Un 2021 che fra successi e difficoltà, non verrà mai dimenticato dai Colchoneros.

La vittoria de La Liga 2020/2021

La vittoria di questa Liga da parte dell’Atletico Madrid si potrebbe paragonare a un giro su una montagna russa. Un continuo di alti e bassi, un continuo di salite e discese. Proprio nello stile dei rojiblancos: soffrire, reagire, dare tutto. Proprio come è nello spirito del loro condottiero, il Cholo Simeone, che chiede sempre tanto sacrifico ma soprattutto chiede di mettere l’anima per “la camiseta”.

Buona parte della conquista di questo titolo, infatti, porta soprattutto il nome di Diego Pablo Simeone, del “Cholo”. L’identità data alla squadra, il voler creare un gruppo coeso, è stato fondamentale per diventare Campioni di Spagna. La sua capacità di motivare, poi, ha permesso ai Colchoneros di uscire dai momenti di crisi più profonda e superare vari ostacoli. Ostacoli che non sono mancati.

Il Covid-19, ad esempio, è uno di questi ostacoli e ha colpito pesantemente tutto l’ambiente rojiblanco. Ma non solo questo. L’uscita agli ottavi di finale di Champions League contro il Chelsea, perdere il vantaggio di più di dieci punti che si aveva sulla seconda in classifica. E, soprattutto, la mancanza del pubblico al Wanda Metropolitano. Il dodicesimo uomo su cui l’Atletico ha sempre fatto affidamento facendone la sua arma segreta non ha potuto aiutare. Non è stato permesso a nessuno di giocare a porte aperte a causa della pandemia. Simeone con il suo “Cholismo” è stato fondamentale per mantenere unito l’ambiento e per dare la carica, spingendoli a rialzarsi dopo rovinose cadute.

Tra tutti questi ostacoli, però, a un certo punto sembrava proprio che l’Atletico Madrid e il Cholo non dovessero vincere questa Liga. Sembrava che ancora una volta i cugini blancos potessero portargli via, di nuovo, il successo tanto agognato, tanto sognato, tanto sudato.

Il 16 Maggio, infatti, il Real Madrid sta vincendo e l’Altetico, in contemporanea, sta perdendo. Al momento la capolista è la squadra di Zidane.

Ma si sa, nel calcio nulla è scontato. Nel calcio ci sono grandi emozioni. Nel calcio nulla è mai quello che sembra e bastano sei minuti, solo sei minuti, all’Atletico per fare l’impresa: Lodi prima e Suarez dopo rimontano e ribaltano la partita. L’Atletico Madrid è ancora davanti, è padrone del suo destino.

E questa volta, non spreca l’occasione.

Il 22 Maggio, contro il Valladolid in trasferta, la banda del Cholo vince il titolo di Campioni di Spagna. E lo fa nel suo stile: soffrendo.

Un trionfo in rimonta, aggrappati all’uomo che ha avuto il suo riscatto con questa maglia: Luis Suarez.

Il Cholo salta, ride, corre. Suarez piange, chiama la famiglia, gli dice che ce l’ha fatta. Sono loro, soprattutto, i due uomini chiave che mettono la firma sull’undicesima Liga vinta dall’Atletico Madrid nella sua storia. Una menzione speciale, però, va fatta anche a Marcos Llorente, un’annata di grandi numeri per il centrocampista spagnolo, protagonista di diversi match e trascinatore a suon di assist e gol.

 

 

Il ritorno di Griezmann, la Champions League e il tonfo in Liga

Se la prima parte dell’anno è da incorniciare, per i Campioni di Spagna non è proprio così nella seconda parte. L’inizio della stagione 2021/2022 è stato un completo disastro per la banda del Cholo che sembra solo una brutta copia di quella che ha vinto la Liga pochi mesi fa. A dicembre, a meno diciassette punti dalla vetta, sembra ormai fuori dai giochi per riconfermarsi campione. Nel calcio però, come detto prima, tutto è possibile.

Anche i ritorni impensabili, soprattutto per il modo in cui ci si è lasciati.

Come quello di Antoine Griezzman che, sul finire della scorsa sessione di calciomercato, è tornato all’Atletico Madrid. Un ritorno che ha fatto storcere il naso a molti tifosi anche perché tra le Petit Diable e la tifoseria Colchoneros non era stato un addio molto sereno.

Un ritorno che sembrava potesse aiutare l’Atletico nella causa di riconfermarsi Campioni di Spagna, soprattutto in coppia con Suarez con cui già aveva giocato al Barça. Sulla carta, insieme a Joao Felix, i numeri per far bene e comandare fin da subito c’erano. Ma la carta è una cosa, la realtà un’altra. L’attacco colchonero è opaco, fa fatica. Si segna poco e si subisce troppo.

A Dicembre, per la prima volta, l’Atletico Madrid con il Cholo Simeone perde quattro volte di fila. Scivola in Liga.

E chiude il 2021 in completa crisi nera.

Diverso, invece, il discorso Champions League dove, nell’ultima partita della fase a gironi, l’Atletico Madrid ha dimostrato tutto il suo “Cholismo”. Antoine Griezmann, inoltre, è nella competizione che da il meglio di sé con la maglia dei Colchoneros, nonostante l’espulsione rimediata contro il Liverpool.

I Colchoneros al fischio d’inizio erano completamente fuori da tutto, sia dagli ottavi che dagli spareggi di Europa League ma nel secondo tempo hanno ribaltato completamente la situazione e si sono imposti per 3-1 sul Porto favorito. Griezmann segna, fa assist, trascina la squadra e diventa il man of the match.


L’Atletico Madrid strappa il pass per gli ottavi di finale dove incontrerà il Manchester United trascinato dall’acerrimo nemico dei Colchoneros: Cristiano Ronaldo. Un ottavo di finale che si prospetta davvero emozionate.

Appuntamento a Febbraio 2022.