La Ligue 1 più snella, un esempio da imitare

Ligue 1

ThierryBreton/Panoramic

Alleggerire il calendario dei club impegnati nelle coppe europee e ridurre il numero di partite per i calciatori. Sono queste, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa, le motivazioni che hanno indotto le società della Ligue 1 francese ad approvare con voto quasi unanime la riduzione dell’organico del massimo campionato calcistico francese dalle attuali 20 squadre a 18 a partire dalla stagione 2023/24.

In Italia ne parlano i vertici calcistici da qualche tempo attraverso interviste o dichiarazioni pubbliche, ma ad oggi non si ha notizia di passi in avanti concreti in tal senso. Senza contare che dalle nostre parti, e non da oggi, ci si ritrova a fare periodicamente i conti con club in sofferenza economica che non si iscrivono ai campionati o che addirittura falliscono a stagione in corso. Una situazione che, complici i danni ulteriori ai bilanci provocati da un anno e mezzo di pandemia, rischia di aggravarsi.

Andando indietro nel tempo, il caso più famoso resta quello del Parma nel 2015, in seguito al quale i vertici del calcio hanno tuonato “Mai più un caso Parma!”. Scendendo nelle categorie inferiori, però, di casi simili se ne sono verificati purtroppo tanti. Nel 2019, ad esempio, la Lega Pro ha dovuto riorganizzare i playout a circa un mese dalla fine del campionato a causa dei fallimenti a campionato in corso di Pro Piacenza e Matera. Nel campionato appena concluso, invece, la stessa terza serie ha visto ridursi da 20 a 19 il numero delle squadre partecipanti al girone C a causa dell’esclusione dopo poche giornate del Trapani.

Magari sarebbe il caso che qualcuno cominci davvero a elaborare una riforma degli organici dei campionati e non solo ad auspicarla in interviste o dichiarazioni pubbliche. Ma è solo un’ipotesi, ci mancherebbe.