Scozia, quel minuto nel ’96 che ora può essere riscattato

. (Photo by Srdjan Stevanovic/Getty Images)

Il 15 giugno 1996, in un tempio del calcio come Wembley, va in scena il derby della Gran Bretagna: ScoziaInghilterra, match valido per la fase a girone dell’Europeo.

Entrambe le squadre al debutto hanno pareggiato, la Scozia con l’Olanda, l’Inghilterra con la Svizzera. E’ vietato sbagliare. Conta solo vincere. Nonostante questo, però, i primi quarantacinque minuti di gara non regalano particolari emozioni ma, nel secondo tempo, la musica cambia decisamente.

Al 53′ Gary Neville da destra serve con un cross perfetto Shearer che deve solo appoggiare in rete. L’Inghilterra è in vantaggio ma la Scozia non ci mette molto a reagire. Gordon Durie si fa stendere in area da Adams: calcio di rigore. McAllister va sul dischetto, tira forte ma Seaman devia di gomito e manda fuori. Wembley esplode. E in un minuto, in soli sessanta secondi, la partita cambia. L’Inghilterra riparte, Anderton passa a Gascoigne che chiude definitivamente la gara con quello che poi verrà definito il gol più bello della sua carriera.

Venticinque anni dopo, proprio a Wembley, proprio contro l’Inghilterra, la Scozia avrà l’opportunità di riscattarsi.

Un bizzarro appuntamento col destino che sembra dare una seconda occasione alla nazionale scozzese, dopo venticinque anni da quel minuto d’incubo a Euro 96.

Questa Scozia però non si può paragonare a quella del 1996, no, per niente.

Questa è la nazionale scozzese più forte delle ultime generazioni e che arriva imbattuta da ben nove partite di fila, la miglior striscia dopo trentadue anni.

E può contare su nomi importanti, su dei gioiellini del calcio.

Da capitan Andy Robertson, stella al Liverpool e in Nazionale, passando da Scott McTominay e Kieran Tierney, giovani promesse del calcio che giocano rispettivamente nel Manchester  United e nell’Arsenal. Fino a David Marshall fra i pali che, ieri, ha aspettato un attimo prima di esultare. Ha aspettato che il VAR confermasse che fosse tutto regolare. Attimi che sembravano un’eternità. E poi l’esplosione di una felicità mai provata prima.

Anni difficili che si concludono con un appuntamento che la Scozia non ha mancato: Euro 2020.

A guidare gli scozzesi in panchina c’è Steve Clarke, ai tempi vice di Gullit e Mourinho e ora alla guida di una Nazionale che vive un sogno. Che finalmente può avere la sua rivincita.

La Scozia è nel girone D contro Inghilterra, Croazia e Repubblica Ceca.

A Euro 2020 comincerà l’appuntamento con la storia che in realtà, da una parte, è già iniziato. Perché dopo venticinque anni la Scozia torna a disputare l’Europeo e, questa, è già storia.