Lazio, lavori in corso per la rivoluzione di Sarri

Correa

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Mai, nei suoi diciassette anni di presidenza, Lotito si era fatto trovare pronto e ambizioso come in queste ultime due settimane. La Lazio, dopo aver salutato Simone Inzaghi, ha deciso di alzare l’asticella, andando ad ingaggiare uno die migliori profili possibili. Maurizio Sarri, allenatore scafato, arrivato dalla provincia alla Serie A con l’Empoli, dallo scudetto sfiorato con il Napoli a quello stretto con la Juventus, passando per una Europa League con il Chelsea. E ora, il compito di rivoluzionare la Lazio, uscita dalla comfort zone degli ultimi cinque anni, e vogliosa di scoprire cosa le riserverà il domani.

Di certo, sarà una rivoluzione tattica. Addio al 3-5-2, modulo di casa a Formello, da cui Inzaghi non ha mai prescisso, si riparte dalla difesa a quattro. Che se in mezzo avrà, presumibilmente, due capisaldi come Acerbi e Luiz Felipe, nei terzini è tutta da modellare, o da pensare. Marusic a destra pare una certezza, per duttilità, capacità difensive, e spinta. Hysaj, che attraverso le parole del suo agente ha chiuso definitivamente le porte al Napoli, potrebbe essere il primo innesto. Il terzino albanese, abituato a giocare a destra, sa adattarsi anche a sinistra. Dove, intanto, è arrivato il giovane Kamenovic. Ancora da decifrare il futuro di Stefan Radu: il romeno, dopo tanti anni, vorrebbe chiudere la propria carriera a Roma, la Lazio riflette, l’Inter ci pensa seriamente, su indicazione del suo vecchio allenatore.

La zona più importante del campo, ovviamente, sarà il centrocampo, dove le alternative, le idee e gli uomini offrono già molte opzioni. Molto ruoterà intorno alla presenza o meno del trequartista. In quel caso, dietro alle due punte potrebbe agire Luis Alberto, con Milinkovic-Savic mezzala destra – come sempre – e Loftus-Cheek primo nome sul lato opposto: si tratta con il Chelsea per il prestito con diritto di riscatto. Dalla Premier potrebbe restare anche Andreas Pereira: la sua non è stata una stagione negativa, nonostante il poco utilizzo. In mezzo, potrebbe essere ancora Lucas Leiva il metronomo, magari con compiti diversi, ma che la Lazio di Sarri si schieri con il 4-3-3 o con il 4-3-1-2, a goderne potrebbe essere Danilo Cataldi, alla perenne ricerca del giusto ruolo e della definitiva consacrazione.

Infine, il reparto più enigmatico, l’attacco. Di certo, ormai, c’è l’addio del Tucu Correa. Nulla di nuovo, perché anche se fosse rimasto in sella Simone Inzaghi l’argentino avrebbe salutato. Dalla sua cessione, Lotito vorrebbe ricavare 40 milioni di euro. Difficile che ci riesca, ma intanto il procuratore dell’argentino, Alessandro Lucci, sta facendo un giro di ricognizione, tra Premier e Ligue1. Arsenal in pole, sondaggio del PSG, ci vorrà del tempo, ma è lui la cassaforte della Lazio e di Sarri per rinforzare l’attacco. Che, se si puntasse sul 4-3-3, avrebbe bisogno di almeno due rinforzi.

Ilicic, in uscita dall’Atalanta, ed economicamente sostenibile, è nome caldissimo. Politano è il sogno, difficilissimo da raggiungere, con Bernardeschi sullo sfondo: il bianconero, anche lui in prestito, potrebbe provare a rilanciarsi con Sarri. Ultimo punto interrogativo, il portiere: Sarri conosce Reina, ma in rosa c’è ancora Strakosha, in scadenza nel 2022, e con un futuro ancora da decifrare. Potrebbe rinnovare e restare in biancoceleste, oppure salutare e garantire una sostanziosa plusvalenza, da reinvestire su un altro numero uno. Nomi, al momento, non ce ne sono, ma dalle parti di Bergamo era venuto fuori quello di Gollini, pronto a salutare l’Atalanta.