Lazio, Lotito ai tifosi: “Prezzi alti? Non sareste comunque venuti”

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(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Prosegue lo ‘scontro’ tra i tifosi della Lazio ed il Presidente del club, Claudio Lotito. Intervistato da Il Messaggero, il patron dei biancocelesti è tornato a parlare della polemica riguardante i biglietti di Lazio-Milan, ritenuti troppo alti (40 euro Curva, 60 Tevere) dai fedelissimi della Curva Nord, i quali hanno deciso di disertare il big match in programma domenica sera allo Stadio Olimpico. Insieme a loro anche il Sodalizio Tribuna Tevere non parteciperà alla gara: prevista, per la partita, una maggioranza di tifosi rossoneri rispetto a quella biancoceleste.

Lazio, le parole di Lotito sulla protesta biglietti: “Un pretesto per attaccarmi”

Il Presidente della Lazio, Lotito, ha dichiarato: “Ognuno faccia ciò che si sente, se ha la coscienza a posto. a me tutto questo baccano sembra solo un pretesto da parte di chi non sarebbe comunque venuto allo stadio o di chi sinora è venuto soltanto per fare cori contro il sottoscritto”.

Un caro biglietti evidente, non un alibi del tifo: “Era previsto da inizio anno, succede da sempre per 4 gare di cartello in tutta la stagione. Per il resto siamo la terzultima società d’Italia per i costi da botteghino”.

Non era il caso di fare un’eccezione per avere il sostegno del pubblico? “Ho fatto tante volte dei passi indietro, iniziative come i Cuccioloni o i tagliandi a 10 euro. Quando ho fatto le promozioni con Venezia, Sassuolo e Torino, con 20-25mila paganti non sono nemmeno riuscito a ripagare le spese dell’incontro”.

Sul paragone con la Roma: “Loro si ripagano tutto con la pubblicità. Noi non abbiamo fatto gli abbonamenti perché dall’inizio con le restrizioni Covid non si capiva quale sarebbe stata la capienza dello stadio”.

Non si poteva fare un sacrificio per questo finale? Pago 300.000 euro a partita. C’è il canone dell’Olimpico, gli steward, i vigili del fuoco, il servizio d’ordine, lo speaker, l’allestimento, la SIAE, la ristorazione e sicuramente qualcosa la scordo. Non entra nulla nel bilancio. Gli introiti da botteghino finiscono direttamente in un conto dedicato all’Agenzia delle Entrate, non sono della Lazio. Se metto i biglietti più bassi mi chiama lo Stato per chiedermi spiegazioni a riguardo. Mi è già successo e ho rimesso i soldi di tasca mia, ma mica mi metto a sbandierarlo”.

Su Sarri: “Tempo al tempo, Maurizio resterà alla Lazio, come ho già detto”.