Lazio, Mattia Zaccagni sarà titolare nell’11 biancoceleste?

La Lazio, dopo aver provato per quasi tutta la sessione di mercato a prendere Filip Kostic dall’Eintracht  Francoforte, negli ultimi giorni ha messo gli occhi su Mattia Zaccagni. Il trequartista dell’Hellas Verona ieri è diventato un giocatore biancoceleste: 7 milioni più 2 di bonus la cifra che il club di Lotito verserà nelle casse degli scaligeri. Ora la domanda sorge spontanea: in che modo Sarri utilizzerà il ragazzo di Cesena?

L’evoluzione con Juric

Sotto lo sguardo severo di Ivan Juric, Zaccagni è diventato un giocatore importante e il punto fermo nella trequarti dell’Hellas Verona. Nella stagione 2019/20 ha totalizzato 2 gol e 5 assist, in quella terminata a maggio è arrivata la conferma con 5 gol e 5 assist , tutti realizzati nel girone d’andata. Nelle prime due giornate ha messo subito a referto una doppietta contro il Sassuolo. Il tutto in un sistema di gioco quale il 3-4-2-1, che lo vedeva agire dietro le punte, oltre che da falso nueve visto la poca attitudine di Kalinic e Lasagna al goal. Ora, però, lo attende la Lazio di Maurizio Sarri. L’ex tecnico di Chelsea e Juve gioca un 4-3-3 in cui gli esterni d’attacco sono a tutti gli effetti dei finalizzatori oltre che dei rifornitori di palloni per la prima punta. Nonostante ciò, in questo modulo Zaccagni si trova a dover ricoprire una posizione più scoperta, visto che alle sue spalle non ha un esterno a tutta fascia ma solamente il terzino, con eventualmente l’aiuto della mezz’ala di riferimento.

Ballottaggio con Pedro o Felipe Anderson?

Se diamo per scontato il suo impiego a sinistra, a quel punto Felipe Anderson potrebbe essere dirottato sulla destra, a discapito di un Pedro che, seppur dopo un ottimo inizio di stagione e pupillo di Sarri dai tempi del Chelsea, alla lunga potrebbe anche pagare i suoi 34 anni. A tal proposito c’è anche da evidenziare come entrambe le ali titolari biancocelesti abbiano un discreto feeling con l’infermeria, motivo in più per ipotizzare un minutaggio più consistente del giocatore italiano.

Fantasia e talento sulle fasce

Se si va, invece, ad analizzare l’acquisto da un punto di vista tecnico, Zaccagni va a rinforzare un reparto di esterni che con i sopracitati Felipe Anderson e Pedro ha grande qualità tecnica. L’ex Hellas Verona rappresenta in questo roster una carta differente che Sarri si può giocare: magari in grado di dare meno in termini di dribbling e di giocata chiave per i compagni, rispetto ai due sopracitati, ma capace di garantire un contributo importante in termini realizzativi.