Serie A

Lazio, oltre al gioco bisogna ritrovare il carattere

Una Lazio timorosa e paurosa, per stessa ammissione del suo capitano, Ciro Immobile, nel post-partita di Torino, finita con un pareggio in extremis su calcio di rigore. “Bisogna lavorare di più, non avere paura di giocare. Sembriamo timorosi”, ha detto l’attaccante laziale, autore del penalty che ha permesso alla Lazio di non uscire sconfitta dalla trasferta piemontese. Una semplice e pura verità, senza nascondersi dietro a false prospettive, almeno nel breve termine. Perché la Lazio vista in queste prime cinque uscite di campionato, oltre a quella di Europa League contro il Galatasaray, è proprio questo: una squadra paurosa.

Il Sarrismo che si vuole portare a Roma è totalmente diverso e serve tempo, è vero. Ma più che il gioco, di questa Lazio preoccupa il carattere con cui sta affrontando questo inizio di stagione. Se le partite contro Empoli e Spezia erano state un perfetto specchietto per le allodole, il match di San Siro contro il Milan ha iniziato a far vedere la problematica di questa squadra. “Abbiamo perso un po’ di entusiasmo da quella sconfitta”, ha detto ieri Immobile davanti ai microfoni. In realtà è proprio quella sfida che ha iniziato a far intravedere una mancanza di “cattiveria” che invece l’allenatore, Maurizio Sarri, dovrebbe instillare nei propri calciatori. E se è vero che alcuni di loro devono ancora uscire dalla ‘comfort zone’ di Simone Inzaghi, sono in pochi ad affrontare le partite con il mordente giusto.

L’unico che sembra provarci sempre, fino all’ultimo, è Pedro. Paradossale se pensiamo che fino a pochi mesi fa era un calciatore della Roma, ma la sua professionalità è davanti agli occhi di tutti. Gli altri, invece, sembrano non avere le energie fisiche e mentali per vincere a tutti i costi una partita. Un concetto che Sarri dovrà instillare, al più presto, nelle menti dei propri giocatori, prima ancora delle sue metodologie di gioco. A partire da domenica, visto che c’è un derby da giocare.

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Published by
Andrea Tommassini