Lazio, Pedro: “Step mentale importante. Ora Capiamo meglio Sarri”

Lazio Salernitana

(Photo by Marco Rosi, Onefootball.com)

L’attaccante spagnolo della Lazio Pedro è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di Europa League contro il Midtjylland, valido per la 5ª giornata della fase a gironi e in programma domani alle 18:45 all’Olimpico. Di seguito le parole del giocatore biancoceleste riportate su TMW.

Lazio Pedro
(Photo by Marco Rosi, Onefootball.com)

Lazio, Pedro: “Sono venuto qui per Mister Sarri e per provare a vincere. Quest’anno siamo cresciuti parecchio”

Abbiamo fatto un passo in avanti importante, l’anno scorso non c’era la stessa mentalità. Abbiamo capito meglio le idee di Sarri e abbiamo portato grandi giocatori per rinforzare la squadra. Stiamo facendo un grande lavoro, giochiamo bene e abbiamo molta fiducia palla al piede, inoltre lavoriamo molto bene in difesa“.

Il mister del Midtjylland lo conosco bene, era coordinatore e allenatore della Masia al Barcellona, è una brava persona che ama giocare palla a terra. Noi vogliamo fare bene, ci servono i punti per andare avanti in Europa League“.

Sappiamo che Ciro è molto importante, è un peccato che non possa essere con noi. Felipe, Zaccagni e altri siamo qui per aiutare la squadra. Felipe Anderson ha fatto una partita incredibile contro l’Atalanta, è il migliore in campo. Immobile attacca molto la difesa alla spalle ed è un punto di riferimento, Felipe invece viene tra le linee, ti permette di scambiare la palla di più“.

Difficile pensare al Mondiale, sono tanti anni che non vado. Non è detto che sia finita, ma è passato troppo tempo dall’ultima volta. La Spagna ha un’altra generazione che sta andando molto bene“.

Sempre si impara, ovunque vai. Sono venuto qui per vincere, sono ambizioso ed è per questo che sono venuto qui. Sarri mi ha detto che voleva vincere e mi ha convinto. Ho accettato questa sfida importante, poi la Lazio ha vinto tanto nella sua storia“.

Non so se Milinkovic-Savic poteva fare il titolare nel mio Barcellona, è difficile. Lui però è fortissimo, è completo e ha anche un bel tiro. Ma c’erano Busquets, Fabregas, Xavi e Iniesta, poi anche Thiago Alcantara che giocava poco“.

No ancora non ho parlato con il presidente e Igli del futuro, non è ancora tempo di farlo, siamo concentrati sulla stagione. Qui sto bene, sono felice con la squadra. I tifosi sono speciali, mi piace andare a esultare sotto la Curva“.

Non si spiega il 5ò1 all’andata, ci sono partite così. Subisci 2 gol in 10 minuti, poi un rigore. In Europa il ritmo è diverso, paghi molto caro se fai un errore, non è come nel campionato. Il nome della squadra cambia poco, giocano tutti al 200%“.