Lazio, Sarri fa il punto sul mercato e conferma il ritorno di FA

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Luis Alberto

Dopo la presentazione di ieri, con una gustosissima conferenza stampa senza fronzoli e senza peli sulla lingua, Maurizio Sarri è pronto a guidare la Lazio nel ritiro estivo di Auronzo di Cadore. La squadra parte oggi, con tanti assenti ed una defezione che ha lasciato tanto chiacchiericcio dietro di sé, quella di Luis Alberto. Lo spagnolo non si è presentato l’altro ieri in Paideia, dove era atteso per le visite mediche, suscitando più di qualche polemica. Per farlo diventare un caso di mercato, però, ce ne vuole, perché seppure lo stesso Sarri ne ha censurato l’atteggiamento, ha anche sottolineato di puntarci, e non come play alla Jorginho, come ipotizzato da qualcuno.

Gli arrivi

Chi, invece, è atteso per le visite, la firma e la partenza verso il ritiro, è Felipe Anderson, il cui ritorno è stato confermato da un Sarri convinto delle potenzialità del brasiliano. Che, adesso, deve rimettere in carreggiata una carriera fatta di troppi passaggi a vuoto, ma anche di un talento indiscutibile. Hysaj, che non è stato ancora presentato, ha svolto ieri il primo allenamento a Formello, dove è atteso anche il giovanissimo Luka Romero. Il talentino nato in Messico e naturalizzato argentino, in arrivo a parametro zero, farà verosimilmente la spola con la Primavera, ma per gli addetti ai lavori, in prospettiva, è un colpaccio.

I rinforzi in attacco

Manca ancora molto, evidentemente, in termini di ruoli da coprire. A dettare la linea, però, sono le uscite. Se arrivasse l’offerta giusta, Correa saluterebbe, portando o soldi e un esterno, o solo liquidi, da reinvestire. In corsa per il trequartista argentino ci sono PSG, Arsenal e Tottenham. Se la spuntassero i parigini, a Roma potrebbe arrivare lo spagnolo Sarabia, esterno di valore assoluto, accompagnato da qualche milione di euro. Se invece la spuntasse una delle due inglesi, che però difficilmente arriverà ai 40 milioni di euro che chiede Lotito, Tare andrebbe a bussare alla porta del Borussia Dortmund per Brandt. Sullo sfondo, rimane Orsolini, voglioso di tentare il salto dopo le ottime stagioni al Bologna: ci vogliono almeno 12 milioni di euro. E se non arrivasse l’offerta giusta, Sarri sarebbe ben felice di lavorare su Correa come esterno di sinistra nel suo tridente.

Le mosse a centrocampo

In mezzo al campo, i nomi sono sempre quelli di Basic del Bordeaux e Kamara dell’OM: due trattative diverse, ma entrambe complesse e lunghe. Per il croato “basterebbero” i soldi avanzati dalla cessione di Correa e dall’acquisto di un altro esterno, più caro il giovane mediano del Marsiglia. Al club di Pablo Longoria piace Escalante, che potrebbe abbassare le pretese. Più difficile, per le richieste dell’Hellas e per il raffreddamento dell’interesse della Lazio nelle ultime settimane, la pista che porta a Mattia Zaccagni. Molto di quello che si deciderà di fare in mezzo al campo dipende non solo dalle scelte di Sarri, ma anche dalle cessioni degli esuberi, da Fares a Lukaku, passando per una delle due punte di scorta. L’allenatore biancoceleste è stato chiarissimo: Immobile è il titolare, di due ne basta uno, e tra Caicedo e Muriqi è il kosovaro l’indiziato numero uno, con il Fenerbache che lo riaccoglierebbe a braccia aperte.