Lazio, Romagnoli si presenta: “Lo speravo”. Vecino: “Era destino”

Vecino Romagnoli Lazio

(Photo by Paolo Bruno, Onefootball.com)

Alessio Romagnoli e Matias Vecino sono due nuovi giocatori della Lazio. Nel giorno della presentazione congiunta, l’uruguaiano e l’italiano spiegano i motivi che li hanno portati a scegliere i biancocelesti.

Tare: “Aspettavamo Romagnoli. Vecino richiesta di Sarri”

Ad aprire la conferenza stampa a Formello dei nuovi acquisti della Lazio Romagnoli e Vecino, ci ha pensato il ds Igli Tare: “Oggi per me è una giornata molto bella. Abbiamo il piacere di presentare due grandi acquisti, anche grazie all’intervento del presidente nelle ultime fasi delle trattative. Possono arricchire molto il valore di questa squadra. Romagnoli è un piacere presentarlo, è il sogno che si avvera di un bambino-tifoso, che per tanti anni ha avuto nel cassetto questo desiderio. Ci siamo incontrati nei vari stadi, contavamo gli anni per la sua scadenza. È un giocatore di grande esperienza, capitano del Milan, sarà un giocatore di spessore dentro e fuori dal campo“.

Mentre su Vecino dice: “È stata una richiesta importante fatta da Sarri. Ci serviva, avevamo necessità a centrocampo. Abbiamo accontentato il nostro allenatore con un grande innesto di valore, anche fuori dal campo. Ha tanta esperienza anche a livello internazionale“.

Insieme al ds anche il presidente Claudio Lotito: “Tare ha tenuto sempre vivo il rapporto con Romagnoli, gli diceva ‘vedrai verrai da noi’. Romagnoli ha nel cuore la Lazio e riteneva di poter essere un valore aggiunto. Altrettanto è stato con Vecino, con il quale abbiamo creato un buon rapporto, sono andato anche a casa del suo procuratore perché ci tenevamo venisse alla Lazio. Quello che è mancato alla Lazio è che, in determinati momenti, la squadra soprattutto contro le più deboli non riusciva a tenere alta la tensione. Con loro, che hanno sempre giocato in determinati ambienti, non succederà più“.

Lazio, Vecino: “Voglio sentirmi utile”, Romagnoli: “Obiettivo Champions League”

Dopo vari e lunghi corteggiamenti, Matias Vecino è finalmente un giocatore della Lazio. Nella conferenza stampa racconta di come sia arrivato a questa scelta: “Se sono qua evidentemente è il destino che voleva così. Si era già parlato in passato, poi non c’è stato modo. So bene in che squadra sono arrivato, posso dare il mio contributo“. Un fattore fondamentale è stata la presenza di Maurizio Sarri: “Ho parlato con il mister, ci conosciamo bene. È la stessa persona, lo stesso allenatore. Anche il modo di parlare, di spiegare le cose, mi sembra di essere tornato ai tempi dell’Empoli. Conosco bene come lavora“.

Le ultime stagioni all’Inter non sono state positive per Vecino, ma ora comincia una nuova storia: “Il mio obiettivo è quello di sentirmi utile, voglio essere importante per la squadra. Ho tanta fame, con un allenatore che mi conosce bene e dopo un anno penso che l’obiettivo Champions sia alla portata“. Alla Lazio il centrocampista porta tanta esperienza: “Aver giocato tanto in nazionale è qualcosa di unico. Ho avuto la possibilità di giocare il mondiale, in Coppa America. C’è grande tradizione per il calcio, tra poco ci sarà anche il Mondiale“.

Infine una battuta sulle sue condizioni: “Mi stavo allenando con la Nazionale, insieme ad altri compagni come Caceres e Cavani. Penso di essere in una buona condizione. C’era bisogno di un calciatore con le mie caratteristiche”. 

Insieme a lui si presenta anche Alessio Romagnoli: “L’ho sempre sperato, come il Direttore ha detto. La volontà di entrambi c’è sempre stata, ringrazio il Presidente e il Direttore di questa opportunità. La mia famiglia è felice, mi ha sempre supportato“. Sulle sue condizioni fisiche: “Sto molto meglio rispetto a prima, mi manca ancora qualcosina ma sto lavorando bene“.

Con Sarri il modo di giocare sarà diverso: “Con Pioli c’era più uno contro uno a tutto campo. Qui c’è un gioco diverso, più adatto a me e che mi piace di più“. Sugli obiettivi Romagnoli concorda con Vecino: “Secondo me questa squadra è forte, credo che dobbiamo puntare alla Champions, anche l’anno scorso avrebbe potuto fare di più. E adesso il gruppo è ancora più forte. Per me sarà importante giocare di più rispetto all’anno scorso. Voglio fare qualcosa di importante qui“.

Il difensore vestirà la numero 13, che da queste parti non è un numero banale: “Il paragone con Nesta non si deve fare, è sbagliato. È stato il mio idolo, l’emozione è tanta però. L’ho conosciuto ma ultimamente non ho parlato con lui“.