Leao, peccati di gioventù: ne combina un’altra | Tifosi del Milan infuriati: finisce qui

Rafa Leao, attaccante del Milan - lapresse - calcioinpillole.com
Mentre Tare sceglie l’allenatore del Milan che verrà, e impazza il mercato, ecco la grana Leao. Ne combina un’altra delle sue: la furia dei tifosi.
Chi ha il pane, non ha i denti. Verrebbe da dire. Non fa parte dei geni maledetti, ma si fa fatica a capire cosa passa per la testa di Rafa Leao. Vuol davvero fare il giocatore di calcio, oppure preferirebbe dedicare la sua vita alla musica, continuando a cantare canzoni in modalità rap o trap?
Il dubbio viene pensando alla stagione appena conclusa, una delle peggiori dell’attaccante portoghese. Sulla discontinuità ci si era abituati, ma finire in panchina per atteggiamenti sbagliati e quant’altro, si pensava fosse finita con il divorzio da Stefano Pioli. Invece no.
C’è un momento, in ogni partita del Milan, in cui Rafael Leao prende palla sulla sinistra, salta uno, due avversari, e accende San Siro con la promessa di una giocata fuori dal comune. Ma poi, troppo spesso, quella scintilla si spegne. Il pallone finisce in curva, l’azione si arena, il linguaggio del corpo si affloscia. È l’eterno contrasto tra ciò che Leao potrebbe essere e ciò che è realmente: un talento cristallino che continua a rimanere incompiuto.
A 25 anni, con uno scudetto in tasca e un contratto da top player, Leao non può più essere considerato solo una promessa. Ma neanche uno dei tanti. Deve saper fare la differenza, ma non in un’azione, bensì per più tempo possibile.
Sempre la stessa storia
Eppure, in questo campionato fallimentare per il Milan, sempre la stessa storia. Zero leadership, lampi di genio alternati a lunghi momenti d’ombra. E tanta panchina. Nemmeno la musichetta Champions lo ha galvanizzato: spesso evanescente, troppo timido. Il suo non è un problema di tecnica – quella è abbondante – ma di mentalità.
I numeri parlano chiaro: pochi gol, assist a intermittenza, e un impatto sulle partite che resta lontano da quello dei veri campioni. Ma ciò che più preoccupa è l’atteggiamento. Spesso distratto, poco coinvolto, incapace di reagire alle difficoltà con la cattiveria agonistica che serve ai grandi. In campo sembra divertirsi, ma raramente combatte. E fuori dal campo? Un altro mezzo disastro.
L’ultima tentazione
Ha fatto clamore sui social l’ultima storia di Leao. Non era la bio Instagram il problema che ha scatenato l’ira dei tifosi rossoneri sul fatto che non compariva la parola Milan. Il problema sono le storie del portoghese, una in particolare, quella prima del derby del Milan contro il Monza, sparita, per la furia dei tifosi.
Da tempo si parla di una cessione di Leao. L’ultima tentazione del Diavolo è quella di mettersi a sedere con il Bayern, intenzionato a portare Leao nella terra dei campioni di Germania. Anche secondo la stampa tedesca Jorge Mendes e Max Eberl hanno un buon rapporto, si sono già incontrati e hanno parlato di una possibile trattativa. Anche perché il Milan senza coppe non ha bisogno di Leao. Soprattutto questo Leao.