L’inchiesta Prisma sulla Juventus si allarga: atti a sei procure

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A quasi un mese dalla penalizzazione in campionato e dopo quattro mesi di fuoco iniziati con le dimissioni di Agnelli e del cda della Juventus, l’inchiesta Prisma è alla sua prima svolta. Tra intercettazioni, documenti e contestazioni al club bianconero, l’attenzione dei magistrati della Procura di Torino ora si rivolge anche ad altri lidi. Per questa ragione, secondo le notizie trapelate, l’organo giudiziario piemontese ha inviato gli atti ad altre sei procure italiane. Si tratterebbe di Bologna, Cagliari, Genova, Udine, Bergamo e Modena. Sicuramente una questione di competenza territoriale per sei società che risultavano essere presenti nei rapporti con la società bianconera: Bologna, Cagliari, Sampdoria, Udinese, Atalanta e Sassuolo.

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La svolta dell’inchiesta: dalla Juventus agli altri club

L’inchiesta, già conclusa a Torino, potrebbe portare ad altri risvolti giuridici e sportivi per altri club. Nel frattempo, i componenti dell’ex cda bianconero, tra cui Andrea Agnelli, attendono la fatidica data del 27 marzo. In quel giorno, infatti, il Giudice dell’Udienza Preliminare deciderà se rinviare a giudizio le 12 persone. Tra i reati contestati ci sono il falso in bilancio, l’aggiotaggio, l’ostacolo alla vigilanza della CONSOB e le false fatturazione. Dal punto si vista sportivo, invece, è stato preannunciato il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI contro la penalizzazione di 15 punti. Il tutto dovrebbe essere depositato la prossima settimana. Per la sentenza, invece, si dovranno aspettare due mesi circa.