Lipsia-Atalanta, Gasperini: “Vogliamo superare il turno”

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra gli orobici ed il Lipsia, valido per l’andata dei quarti di finale di Europa League. Ecco le sue parole, riportate da TMW.

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Lipsia-Atalanta: le parole di Gasperini

Sulle differenze fra Lipsia e Leverkusen
“Sono due squadre dal valore simile, lo dimostra la classifica dopo tante giornate. Sono profondamente diverse nel modo di stare in campo, vanno prese per caratteristiche. Il Bayer è sicuramente più aperta, questa può essere più bloccata, con più attenzione. Poi bisogna vedere sul campo”.

Su Scalvini
“Per me certo, lo ha dimostrato indipendentemente dal campionato e dall’Europa. È un giocatore molto giovane, che ha un futuro davanti importante. È un craque sotto certi aspetti. Ha bisogno di crescere, giocare, migliorare. Ha fatto 18 anni a dicembre. Ha molti margini, però se ha fatto così bene con Napoli e Bologna, può giocare anche questa”.

Sulla tranquillità di Musso
“Su quell’azione ci sono stati quattro errori, l’ultimo è il suo. Abbiamo sbagliato a scalare con tre giocatori, purtroppo quando si prende il gol c’è sempre la concomitanza, c’è chi non rimedia all’altro. Ho avuto la sensazione di avere fatto un’ottima gara, una delle migliori, ma non con l’attenzione di una squadra che è un obiettivo. Esserci allontanati ci ha tolto un po’ di attenzione, succede a tutti. Per noi l’obiettivo Scudetto era esagerato, ma non era una misura lucida su quello che poteva essere il nostro campionato. La dovremmo recuperare velocemente, per raggiungere almeno l’Europa. Qui abbiamo concesso poco e sarà fondamentale, contro il Lipsia, di avere disattenzioni, soprattutto se ripetute nella stessa gara”.

Sul ritorno di Zapata
“Indubbiamente è importante, domani partirà dalla panchina ma stavolta con grandi possibilità di entrare, è arrivato il momento di giocare, finalmente”.

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Su Toloi e Djimsiti
“Toloi? Spero che per il ritorno sia pronto. Djimsiti Ha avuto una lussazione alla clavicola, non è così grave ma dipenderà dal dolore. 15-20 giorni, magari passa anche meno. Djimsiti ha avuto quella rottura al braccio con l’Albania, ha recuperato e giocato in tempi brevi. Gli ha lasciato qualche problema, perché se mette il braccio non si fa male alla spalla”.

Sul rendimento della “Dea” nelle coppe europee
“Quando siamo partiti il dubbio era di giustificare il ranking, per la presenza nelle coppe. Ci siamo comportati sempre bene, perlomeno non siamo stati un peso. Ora in questo momento siamo noi e la Roma in Conference, lo avvertiamo come un bell’impegno per dare un contributo alla Serie A”.

Sull’0bbiettivo Europa League
“Il primo è superare il turno, il secondo è stare dentro all’Europa: siamo tutti in un punto o due, è tutt’altro che scontato. È dal 1999 che non vince un’italiana, non avvertiamo ancora l’esigenza di doverla vincere dopo ventitré anni. Sappiamo che se superiamo questo turno, che è molto difficile, è un grande traguardo. Arrivare alla semifinale è qualcosa di importante, la concentrazione è sul Lipsia. Dovevamo incontrarla due anni fa in semifinale di Champions, non ci siamo riusciti per due minuti. Ci rincontriamo ora anche se le cose cambiano di molto, per dare la dimensione contro chi giochiamo”.

Sul momento
“Domenica ho visto una squadra in buona condizione. Con una buona lucidità nella costruzione del gioco, i sedici metri finali determinano spesso i risultati, in questa stagione siamo stati meno prolifici, meno pronti nella conclusione. È una squadra che crea i presupposti: quando abbiamo fatto il gol per potere riaprire la gara si è incanalata in un certo modo”.

Su Ilicic
“Si dev’essere stirato, non scherzo, purtroppo è dovuto uscire, ha avuto una contrattura e si è fermato. Josip è sempre a Zingonia, si allena con la squadra da due settimane, oggi come oggi non è proponibile”.