La Serie A (così come tutti i principali campionati) è andata in pausa per lasciare posto alle nazionali. Occhi puntati sulle gare di qualificazione al prossimo Mondiale con gli azzurri impegnati in casa dell’Estonia e contro Israele. Due gare importanti per il cammino dei ragazzi di Gattuso che non hanno alternative: devono fare 6 punti riuscendo, se possibile, a segnare più gol possibili. Il primo criterio, per evitare i tanto pericolosi playoff, in caso di arrivo a pari punti è la differenza reti e da questo punto di vista gli azzurri sono piuttosto indietro. In questo momento infatti la Norvegia ha una vantaggio di +16 grazie soprattutto alla larga vittoria, per 11-1, contro la Moldavia.
L’Italia di Gattuso però ha una partita in meno e questo può rappresentare un piccolo vantaggio. Chiaro che le prossime due partite saranno, molto probabilmente, decisive per capire se ci potrà essere una speranza di rendere interessante la sfida contro la Norvegia. Gli azzurri, come detto, devono fare bottino pieno nei prossimi 180 minuti segnando molto ma il destino non è completamente nelle mani di Kean e compagni. Tanto passerà da Norvegia-Israele con i ragazzi di Solbakken che scenderanno in campo prima degli azzurri. L’unica speranza dell’Italia è in un passo falso di Haaland e compagni; per Israele è l’ultima possibilità di sperare in una qualificazione al Mondiale. Qualora la Norvegia dovesse vincere ancora, sarebbe quasi matematico il primo posto.
Per sperare di chiudere al primo posto il girone ed evitare in questo modo i playoff Mondiali, l’Italia deve segnare tanto. Gli azzurri si affideranno, probabilmente, alla coppia offensiva Kean e Retegui. I due hanno dimostrato ottima affinità nelle due precedenti partite e il centravanti viola è reduce dal primo gol in campionato con la maglia della Fiorentina. Il problema riguarda gli esterni offensivi. Gattuso ha infatti perso prima Zaccagni e poi Politano chiamando, al loro posto, Spinazzola e Piccoli.
Non è da escludere dunque il ritorno al 3-5-2 visto la presenza dei soli Cambiaghi ed Orsolini come esterni puri. Una situazione che rischia di complicare i piani degli azzurri. La mancanza dell’esterno potrà essere sopperita in due modi, i quinti e l’inserimento delle mezzali. Nel primo caso attenzione a Dimarco e allo stato di forma di Spinazzola mentre per le mezzali, un giocatore come Frattesi può fare la differenza. I suoi inserimenti possono mettere in difficoltà le difese, non solidissime, di Estonia ed Israele. Centottanta minuti importanti per l’Italia; la speranza di andare direttamente al Mondiale esiste ma serve l’incastro di diversi fattori.