Liverpool, Wijnaldum: “La proprietà non ha voluto rinnovarmi”

Per Georginio Wijnaldum, l’ultima stagione al Liverpool non è stata affatto semplice in termini di risultati individuali e di squadra. Ad alimentare poi una stagione magra di successi, un rapporto contrastante con l’ambiente, Da una parte c’erano Jürgen Klopp e i compagni di squadra che gli hanno sempre dato supporto, così come i tifosi allo stadio. Dall’altra parte la proprietà del club e i commenti sui suoi canali social a mettergli pressione e affossarlo alla prima sconfitta dei Reds.

Wijnaldum sentì amore e sostegno dalla squadra e dai tifosi, e non dimenticherà mai l’applauso che Anfield gli offrì durante e alla fine l’ultima partita della scorsa stagione contro il Crystal Palace. Il contratto del 30enne centrocampista doveva scadere ed era chiaro da tempo che sarebbe andato altrove a parametro zero.

L’olandese con il Liverpool ha vinto tutto e non è stato facile per lui andarsene dopo 5 stagioni, come afferma in un’intervista recentemente pubblicata da The Guardian.

I tifosi allo stadio e i commenti sui social media

Wijnaldum spiega anche come le dure critiche ricevute sui social abbiano giocato un ruolo fondamentale: “Quando è andata male, sono stato il giocatore che hanno incolpato, volevano che io me ne andassi. Ogni giorno in allenamento e nelle partite, ho dato tutto quello che dovevo. Il Liverpool significava così tanto per me e per il modo in cui i tifosi  mi trattavano allo stadio. La mia sensazione era che i tifosi allo stadio e i tifosi sui social media fossero di due tipi diversi. I tifosi dello stadio mi hanno sempre sostenuto. C’è stato un momento in cui mi sono detto: ‘Wow. Se solo sapessero cosa sto facendo per rimanere in forma e giocare ad ogni partita. Ci sono giocatori nel loro ultimo anno di contratto che non avrebbero rischiato di giocare fino a fine stagione come ho fatto io”.

Un gruppo unito

“C’era in giro la storia che il Liverpool mi avesse offerto il rinnovo, ma io avevo rifiutato perché volevo di più, allora i tifosi pensavano che giocassi male perché tanto avrei lasciato a fine stagione” continua l’olandese. “Poi davvero alcune partite le ho giocate male e la squadra faticava, sembrava essere tutto contro di me ma la squadra non mi ha mai fatto pesare nulla e i compagni di squadra, l’allenatore e lo staff mi hanno sempre voluto bene”.