Serie A, le peggiori delusioni del 2020: Lucas Paquetà

Lucas Paquetà

(Photo LaPresse - Spada via Imago images)

Il 2019 era stato letteralmente l’anno che lo aveva portato sotto i riflettori. Il suo approdo al Milan, con le iniziali giocate da vero campione, avevano indotto molti a pensare di essere di fronte ad un vero talento. Data la giovane età (classe 1997, ndr), il futuro è ancora dalla sua parte. Tuttavia, il 2020 di Lucas Paquetà, è stato senza ombra di dubbio una delusione. Nella prima parte della scorsa stagione, non era mai stato considerato da Giampaolo che, tra l’altro, aveva impostato un modulo con il trequartista che, però, non vedeva impiegato il brasiliano. L’arrivo di Pioli non ha mosso molto, anzi. L’ex Flamengo è andato via via sparendo dagli assetti tattici del Milan e, le poche occasioni concessegli, non sono mai state ripagate da prestazioni all’altezza.

Il suo 2020 in rossonero, malauguratamente, si è concluso con appena 10 presenze, senza trovare gol né assist. Il 30 settembre, il Milan annuncia la sua cessione all’Olympique Lione per 20 milioni di euro, più il 15% dell’eventuale futura rivendita. La notizia viene accolta con soddisfazione dalla vox populi rossonera, segnale di come il giocatore fosse ormai inviso alla tifoseria. Oltre alle scarse prestazioni in campo, i tifosi del Milan non hanno neppure apprezzato certi atteggiamenti, come il presunto certificato di depressione esibito a gennaio, per non prendere parte al match con l’Udinese.

Un solo gol e 0 assist in Francia

Il suo trasferimento in Francia ha leggermente incrementato le sue prestazioni, conquistando anche elogi dai tifosi e dalla stampa d’oltralpe. Tuttavia, il boom di performance del 2019, resta ancora lontano dal rendimento attuale. Infatti, nonostante si sia ritagliato maggiore spazio, nelle sue 11 presenze con il Lione, è arrivato un solo gol nell’ultima gara pre-natalizia contro il Nantes. Il 2020 di Paquetà si attesta decisamente sotto la sufficienza. Il brasiliano, inevitabilmente, spera che il 2021 possa essere l’anno del ritorno alla ribalta, magari per far venire qualche rimpianto dalle parti di Milanello.