Luciano Spalletti volta pagina | Meglio allenare un club che la Nazionale: detto, fatto

Luciano Spalletti, ex commissario tecnico della Nazionale - ansa - calcioinpillole.com
Chiuso il flop con la Nazionale, Luciano Spalletti è pronto a rimettersi subito in gioco, tornando ad allenare un club.
L’esonero di Luciano Spalletti, di fatto dopo il tracollo con la Norvegia anche se tecnicamente dopo il successo contro la Moldova, sempre nelle Qualificazioni Mondiali, riaccende un dibattito mai sopito, che ha accompagnato tutta l’esperienza dell’allenatore di Certaldo in Azzurro.
Luciano Spalletti è un grande allenatore, ma forse la sua vocazione è il club, non la Nazionale. Il suo palmares parla chiaro: due scudetti con lo Zenit, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana con la Roma, e, ciliegina sulla torta, lo storico tricolore sventolato a Napoli, al termine di un campionato dominato. Tutti successi ottenuti con un calcio propositivo, coraggioso e spesso spettacolare.
La sua capacità di plasmare le squadre, di tirare fuori il meglio dai singoli e di creare un’identità di gioco definita, è stata evidente in ogni tappa della sua carriera. Il Napoli scudettato, in particolare, è stato un capolavoro tattico e gestionale, capace di dominare il campionato con un gioco brillante e una mentalità vincente. Tuttavia, il ruolo di commissario tecnico è altro.
Al di là di errori di valutazione dei giocatori, Luciano Spalletti non ha avuto i tempi tipici da allenatore che sta tutti i giorni con i suoi, per entrargli nel corpo, nella mente e nell’anima. Un tecnico di club può plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, intervenendo quotidianamente e in tempo reale sulle dinamiche di spogliatoio e sul campo.
Così uguali, tanto diversi
Il commissario tecnico, invece, ha a disposizione i suoi calciatori solo per brevi periodi, in occasione delle finestre internazionali. Il suo compito è più quello di “selezionare” il meglio che il campionato offre, creare un amalgama in tempi strettissimi e gestire le aspettative di una nazione intera. Non la stessa cosa. Per niente.
Per un uomo come Spalletti, abituato al lavoro meticoloso sul campo, alla costruzione quotidiana, alla gestione capillare del gruppo, la discontinuità tipica della Nazionale è stato un limite. Meglio tornare subito in pista e tornare ad allenare un club.
L’occasione
Secondo Gazzetta dello Sport, l’Al Nassr ha messo nel mirino Luciano Spalletti. Un italiano per un italiano visto che Stefano Pioli non rinnoverà con il club dove gioca Cristiano Ronaldo ed è promesso sposo della Fiorentina. Per una storia che finisce, quella del parmense in Arabia, un’altra che potrebbe cominciare.
Sulla scia di quanto accaduto con Simone Inzaghi, rifugiatosi all’Al-Hilal dopo la stagione da zero tituli con l’Inter, anche Spalletti potrebbe archiviare la sua deludente esperienza con l’Italia, volando in terra saudita. Secondo la Rosea ci sarebbe in ballo un ingaggio stagionale in doppia cifra, superiore anche a quello di Pioli.