L’ultima opera d’arte di Giovanni Sartori | Bologna, un rinforzo degno dell’Europa

Giovanni Sartori, direttore dell'area tecnica del Bologna - lapresse - calcioinpillole.com
Il direttore dell’area tecnica del Bologna pronto a rinforzare il gruppo squadra di Italiano con una new entry degna dell’Europa.
Un costruttore di visioni. Più di quel Thiago Motta che due stagioni or sono riuscì a portare il Bologna di Calafiori e Zirkzee. Più anche di Vincenzo Italiano, alla fine rimasto al Bologna nonostante le tante sirene (Milan in primis) che lo volevano altrove.
Dietro i successi di un Bologna che ha tutti i crismi per diventare la nuova Atalanta (quella del Gasp) c’è una figura chiave nell’ascesa del club di saputo: Giovanni Sartori. Non è un nome da copertina, eppure quest’anno nel quale Milan e Juventus cercavano un direttore sportivo degno di tal nome, il sogno era proprio lui.
Invece è rimasto a Bologna l’architetto del miracolo felsineo, costruito con pazienza, intuizione e competenza. È lui che ha creduto in Motta quando molti storcevano il naso. È lui che ha scovato talenti come Zirkzee, Ferguson, Beukema e Calafiori, valorizzandoli in un progetto tecnico chiaro e coerente.
Sartori non è nuovo a imprese del genere. Storico dirigente del Chievo dei miracoli di Delneri e poi artefice dell’Atalanta targata Gasperini, ha sempre avuto la capacità di anticipare le tendenze, scovare giocatori prima degli altri e costruire squadre con un’identità precisa. Al Bologna è riuscito in un’impresa simile in tempi record.
Una visione moderna e internazionale
Non è un caso che, sotto la sua guida, il Bologna sia diventata una delle squadre più europee della Serie A, sia per stile di gioco che per mercato. Sartori ha impostato una strategia chiara: scouting mirato, sostenibilità economica e valorizzazione dei giovani. Il risultato? Un gruppo affiatato, con giocatori in rampa di lancio e un’identità forte, pronta ad affrontare anche i palcoscenici europei.
Con l’addio di Motta, molti temevano un ridimensionamento. Invece, l’arrivo di Vincenzo Italiano è l’ennesima conferma della lucidità strategica di Sartori. Un allenatore che sposa perfettamente la filosofia di gioco proposta finora: pressing, costruzione dal basso, coraggio e dinamismo. A tutto il resto penserà, di nuovo, lui.
L’ultimo talento scovato
Un figlio d’arte. È l’ultimo talento scovato da Giovanni Sartori. Si chiama Ruben van Bommel, il figlio dell’icona Mark, un passato anche nel Milan. Ruben è un giovane esterno offensivo in forza all’AZ Alkmaar. Ala sinistra di piede destro, ama partire largo per poi accentrarsi e puntare la porta, ma sa anche sacrificarsi in fase difensiva e partecipare attivamente alla manovra.
Nell’ultima stagione ha totalizzato 6 gol e 4 assist in campionato, numeri che raccontano solo in parte il suo impatto sul gioco dell’AZ. Il suo stile ricorda quello dei grandi esterni moderni: veloce, dinamico, capace di creare superiorità numerica e sempre pericoloso negli uno contro uno. Il profilo che cerca Sartori per il suo Bologna.