Man United, le dichiarazioni di Antony: “Ho perso il sonno per il Manchester. La mia famiglia ha pianto…”

Antony rilascia alcune dichiarazioni sul suo trasferimento allo United, raccontando quanto ferrea fosse la sua volontà di unirsi ai Red Devils.

02/09/2022

12:00

• Tempo di lettura: 2 minuti

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(Photo by MAURICE VAN STEEN / ANP / AFP) / Netherlands OUT (Photo by MAURICE VAN STEEN/ANP/AFP via Getty Images)

Antony, colpo da novanta – anzi, da cento (milioni) – del Manchester United racconta il passaggio in Premier League attraverso le sue dichiarazioni.

Antony United
(Photo by Kenzo Tribouillard / AFP) (Photo by KENZO TRIBOUILLARD/AFP via Getty Images)

Le cifre del trasferimento

Il colpo messo a segno dal Man United è di quelli che fa rumore non solo per il tasso tecnico ma soprattutto per le cifre in ballo. Il fenomeno brasiliano è stato acquistato per 95 milioni di euro che, con i bonus, possono arrivare a cifra tonda: 100 milioni di euro. Antony ha firmato un quinquennale con opzione per il sesto anno con un ricco ingaggio.

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Antony United
(Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Le dichiarazioni di Antony sull’approdo allo United

La trattativa, però, è stata tutt’altro che semplice. L’ala brasiliana ha dovuto premere non poco per ottenere il via libera per il trasferimento e ci sono stati alcuni momenti difficili che hanno caratterizzato questa manovra di mercato. Ecco le dichiarazioni di Antony sul passaggio allo United…

“Mia madre mi chiamava ogni giorno, mio padre mi mandava continuamente messaggi, mia sorella pure: ‘Che succede? È andata? Qualcosa non va?’. Sembravano più ansiosi di me. Quando ho dato loro la notizia hanno pianto tutti… Lo United l’ho sognato, ho perso il sonno a furia di pensarci. La mia testa e il mio cuore erano qui. Erik lo sa bene, tutti al Manchester United sanno quanto volessi venire qui e indossare la maglia dello United”.

“Erik ten Hag? Lo rispetto e lo ammiro. Ciò che mi colpisce di lui è la sua intelligenza, la sua conoscenza tattica, la strategia, il gioco d’attacco e il pressing, che conosco molto bene dopo aver lavorato con lui per due anni. Io e lui abbiamo sviluppato fiducia e vicinanza reciproca”.

 

 

 

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