Manchester City, Cancelo: “Contro il Chelsea ci sarà da soffrire”

(JBAutissier/Panoramic)

Manca sempre meno alla finale di Champions League. Sabato sera nella splendida cornice del “‘do Dragao” di Oporto si affronteranno Manchester City e Chelsea. A pochi giorni dalla partita più importante della sua carriera, alla Gazzetta dello Sport, ha parlato Joao Cancelo. L’esterno dei Citizens è una vecchia conoscenza del calcio italiano per aver indossato nelle scorse stagioni le maglie di Inter e Juventus. Ecco le sue dichiarazioni:

“In Italia sono stato davvero bene, è un Paese meraviglioso che mi ha segnato in modo positivo. E’ stato un onore per me non solo giocare a calcio ma anche confrontarmi con la vostra cultura. Il popolo italiano mi piace tanto, è umile e lavoratore, in ciò ho rivisto il mio Portogallo”.

“L’esperienza alla Juventus è stata importante per me, soprattutto per aver conosciuto Mister Allegri. È una delle persone più importanti della mia carriera. Ho avuto modo di apprezzare non solo l’allenatore, ma anche l’uomo. È una persona diretta, che dice le cose in faccia. Con lui il confronto è sempre leale. Gli devo davvero molto”.

“Guardiola invece è un perfezionista, sofisticato nella cura dei dettagli. È una fonte continua di informazioni per i giocatori. Lavorare con lui significa migliorare giorno dopo giorno. È uno stimolo continuo, ha energie inesauribili e devi dare sempre il massimo per reggere il suo ritmo, ma i risultati premiano gli sforzi di ciascuno di noi”.

“Per quanto riguarda il presente, giocare la finale di Champions nel mio paese mi riempie d’orgoglio. Vivere l’atto conclusivo di una manifestazione di questo valore, di fronte alla mia gente e alla mia famiglia, ma a questo punto non basta scendere in campo: bisogna pure vincere”.

“Con il Chelsea sarà una splendida sfida, contro un avversario affrontato tre volte negli ultimi cinque mesi e con il quale a Londra disputammo una delle migliori partite della stagione. Poi sono arrivate le due sconfitte, in FA Cup e nel ritorno di campionato, ma ogni volta si apre e si chiude un capitolo. Ora avanti con il prossimo”.

“Immagino che ci sia equilibrio. Quando due squadre arrivano alla finale di Champions, non possono esserci valori sbilanciati. Ci sarà da lottare e da soffrire”.