Marotta: “Conte era l’allenatore giusto, al posto giusto, al momento giusto”

Marotta

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Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, è intervenuto a margine della trasmissione Sky Calcio Club per commentare la vittoria dello scudetto.

“Il gap con la Juventus era notevole. Il fatto di aver vinto a 4 giornate dalla fine non è per demerito delle altre ma per merito nostro. Possiamo arrivare a 94 punti, è una marcia notevole. Anche le altre concorrenti sono rimaste distanziate. È un grandissimo merito di Conte. È riuscito a portare valori importanti nello sport. Di questi nessuno ha vinto un titolo, anche Lukaku era molto emozionato. Questo merito va scritto al leader del gruppo, Conte“.

Sulla scelta di Conte

“Ho una filosofia mia, meglio un allenatore vincente che un giocatori in più. La sua retribuzione va di pari passo con il valore. Abbiamo fatto una decisione difficile, abbiamo sotto contratto ancora Luciano Spalletti, un ottimo allenatore. Ho proposto alla società Antonio Conte perché era l’allenatore giusto, al posto giusto, al momento giusto“.

La situazione

“Oggi ci troviamo davanti ad una situazione postpandemica, c’è stata una contrazione dei ricavi. Dobbiamo creare degli aggiustamenti. Ne parleremo più avanti. Vogliamo tutti godere di questo momento. Sarebbe bello vincere lo scudetto anche il prossimo anno per la seconda stella“.

Marotta e villa Bellini

“Quando le cose vanno bene il grande problema diventa piccolo, quando vanno male il piccolo diventa grande. Quando ha fatto le sue dichiarazioni voleva stimolare la società. Questo conflitto era di stimolo perché tutti avevamo l’obiettivo di essere felici. Lui ama dire le cose in faccia. Preferisco avere a che fare con perse come lui”.

L’Atalanta

“L’Atalanta partirà tra le favorite, Gasperini ha seminato tantissimo e ha la possibilità di consolidare questo modo di fare calcio“.

Sull’addio alla Juve

“Con la Juve c’è stata una risoluzione consensuale. È giusto che a volte il manager debba fare un passo indietro. Credo sia un fatto fisiologico, Agnelli era un novellino, Paratici era giovane. La domenica dopo la risoluzione Steven Zhang mi ha contattato per l’Inter“.

Sul mercato

“Miglior operazione di mercato? Quello più difficile è stato quello di Lukaku. Il ruolo più importante lo ha svolto Antonio Conte”.