Mercato Cagliari, scoppia la Pavoletti mania: decisione presa sul rinnovo

Cagliari Pavoletti

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

A Cagliari è realmente scoppiata la Pavoletti mania. Il centravanti italiano classe ’88, in scadenza di contratto al termine della stagione, è stato il grande eroe della sfida vinta domenica scorsa alle 12:30 contro il Frosinone in rimonta. Il centravanti nel post-partita ha parlato anche del futuro aprendo una porta, o almeno la speranza, di poter continuare con il club sardo dopo l’arrivo nel 2017 e i gravi problemi avuti con l’infortunio al ginocchio. E come riferito da Tuttosport, anche Giulini e la società stanno pensando di premiare il ragazzo con un prolungamento di contratto.

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A breve potrebbe esserci un incontro tra le parti per discutere della questione. Il grande rapporto con la società è una base solidissima per impostare una trattativa che si preannuncia dunque abbastanza semplice.

L’idea è quella di prolungare fino al 2025, indipendentemente dalla permanenza o meno della squadra di Ranieri in Serie A. L’annuncio potrebbe arrivare anche entro la fine dell’anno per un matrimonio ormai indissolubile. Cagliari vuole godersi ancora a lungo il proprio eroe.

Pavoletti pazzo di gioia: le parole sul futuro

Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari
Photo by: Getty Images

“I gol nel recupero? Si racchiude tutto nell’amore per Cagliari. Era giusto subito tornare in Serie A e ieri per chiudere un po’ il cerchio, sembrava che la prima vittoria in Serie A aspettasse di nuovo me. Ad inizio partita ero fiducioso di vincere, poi quando mi sono ritrovato in campo sul 3-2 mi sono detto che avrei dovuto metterci lo zampino”.

“Sono quelle partite che possono dare il la’ ad una stagione diversa, ci mancava ritrovare queste sensazioni belle di cuore, di voglia, di caparbieta’, e’ stata una vittoria cercata e voluta da tutti”.

“Sono all’ultimo anno di contratto e, se dovesse essere l’ultimo, il mio sogno sarebbe fare di tutto per far salvare il Cagliari e lasciare nel migliore dei modi. Stare qui e’ un regalo ogni giorno, il minimo che posso fare e’ dare il mio contributo con i gol e con la mia presenza nello spogliatoio, c’e’ tanto valore umano nella nostra squadra, un allenatore che non ha bisogno che lo presento io e un ambiente serio, non sara’ facile ma possiamo farcela”, ha aggiunto”. 

“Io vorrei sempre giocare, dico la verita’, ma come faccio a dire al mister cosa fare che le indovina tutte? Mi faccio degli esami di coscienza, ad inizio stagione non ero in formissima, di solito il mio vero campionato parte ad ottobre, quindi sono in linea”.

“Non mi sento ancora finito, credo di poter dare ancora qualcosa. La specialita’ dei colpi di testa? E pensate che ora salto con un ginocchio in meno (ride, ndr). Non e’ mai quanto salti in alto, ma e’ il tempo e il modo a fare la differenza. Forse gli anni di tennis mi hanno insegnato la scelta di tempo”.