Messi a 360 gradi: “Guardiola, Barcellona, Mondiale: vi racconto”

messi

(Photo by KARIM SAHIB/AFP via Getty Images)

Lionel Messi si racconta a 360 gradi. La Pulga è il protagonista di una lunga intervista concessa all’ex giocatore ed allenatore del Real Madrid Jorge Valdano, campione del mondo nel 1986 con l’Argentina di Maradona. Il fenomeno del PSG tocca diversi temi, dal suo passato al Barcellona alla sua vita a Parigi, passando ovviamente dal Mondiale che parte tra meno di una settimana.

messi
(Photo by Buda Mendes/Getty Images)

Messi sul Mondiale: “Brasile e Francia molto forti, Spagna con tanto talento”

Jorge Valdano intervista Lionel Messi. I due argentini sono protagonisti di una bella chiacchierata in cui vengono toccati tanti aspetti della vita della Pulga, in campo e fuori. Si parte ovviamente con l’argomento Mondiale, in partenza tra meno di una settimana in Qatar: “Arriviamo da un buon momento di forma ma non possiamo credere alla gente che dice che siamo favoriti. Dobbiamo muoverci passo dopo passo. Scaloni ha sempre avuto una grande personalità. E oltre ad essere un tecnico preparato, è un grande comunicatore e sa come gestire il gruppo. La squadra che siamo oggi è merito suo”.

Sulle avversarie: “Oggi tutte le avversarie sono complicate. Non abbiamo incontrato finora molte avversarie europee, come loro non hanno affrontato le sudamericane. Penso che la Francia, nonostante abbia tanti infortunati, ha un potenziale incredibile. Il Brasile ha un blocco molto forte: hanno un nove e hanno Neymar. E poi c’è la Spagna. Sono giovani ma sanno come si gioca. Ti fanno correre e a nessuno piace correre dietro la palla”.

Messi Pallone d'Oro
(Photo by Daniel Jayo/Getty Images)

“Ho imparato a gestire la pressione. Guardiola è impressionante”

Sull’Argentina: “Ho sempre sentito l’amore della gente, ma c’era sempre una parte di tifosi che mi ha sempre messo in discussione. Nel 2006 non avevo praticamente giocato in Germania e avevano già iniziato a criticarmi. Nel 2007 abbiamo perso la finale di Copa América in Venezuela e nel 2010 abbiamo vissuto un periodo particolare con Maradona. Siamo arrivati al mondiale soffrendo e comunque è stato molto bello anche se è finito come è finito. Poi abbiamo perso due Copa America e ci hanno attaccato da ogni parte. E anche dopo la sconfitta in finale nel Mondiale 2014 la critica non ci ha risparmiato”. E aggiunge: “Sono certo che se avessimo perso la finale di Copa América 2021 contro il Brasile, sarei stato sommerso ancora di più dalle polemiche. Ma dopo la vittoria è cambiato tutto. La gente e la stampa ha cambiato modo di analizzare. Non giudica solo da vittorie o sconfitte ma guarda anche il percorso”.

Impossibile non parlare di Guardiola: “Con quello che ci ha insegnato ci ha fatto crescere come squadra. Ha trovato una generazione di giocatori unica. È stato impressionante. Andare a giocare ovunque e sapere che avremmo vinto contro chiunque. E nel modo in cui lo abbiamo fatto. Abbiamo avuto sconfitte dolorose ma avevamo fiducia nell’allenamento. Mi dispiace in quel momento di non essermi divertito di più. Guardiola è il miglior allenatore che abbia mai avuto, ma ha rovinato il calcio, perché tutti hanno cercato di copiarlo”.

Infine, sul suo arrivo a Barcellona: “Avevo 14 anni quando sono arrivato. Il primo anno per me è stato spettacolare e saltavo categorie. In due anni mi ero già allenato con la prima squadra e giocavo nella squadra B. È stato velocissimo”.