Mihajlovic parla di Totti: “Deve a me il suo esordio. E’ il migliore degli ultimi 30 anni”

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“Vuja, fai entrare il ragazzino”. E’ l’ormai lontanissimo 28 marzo 1993. La Roma è impegnata in casa del Brescia. Il giorno precedente, la squadra Primavera dei giallorossi era scesa in campo e un 16enne Francesco Totti continuava a fare meraviglie. Tanto da attirare le attenzioni dell’allora difensore della Roma, Sinisa Mihajlovic. Il serbo convinse il suo connazionale Vujadin Boskov, tecnico giallorosso, a portare il giovanissimo Totti nella trasferta in terra lombarda e, a dieci minuti dalla fine della partita, lo stesso Mihajlovic lancia un urlo a Boskov: “Vuja, fai entrare il ragazzino”, consiglio seguito: esordio di Totti in Serie A.

E’ un retroscena raccontato già qualche anno fa dallo stesso Sinisa Mihajlovic in circostanze non proprio amichevoli. Alla festa di addio al calcio del serbo fu invitato anche Francesco Totti che, però, non si presentò: “Poteva almeno avvisarmi – commentò Mihajlovic – E pensare che deve a me il suo esordio in Serie A”.

I due hanno poi chiarito l’accaduto e ieri sera, ospite a Ballando con le stelle, Mihajlovic è tornato sull’aneddoto: “Francesco è il più grande calciatore italiano degli ultimi 30 anni. Ricordo che in Brescia-Roma vincevamo 2-0 con gol mio e di Caniggia. Qualche giorno prmia parlai con Boskov dicendogli che c’era un ragazzino molto bravo nella Primavera. Ho suggerito di portarlo con noi. Negli ultimi dieci minuti di quella partita abbiamo pensato di farlo entrare e così ha fatto il suo debutto”.

Il tecnico del Bologna ha parlato anche della sua malattia e dell’affetto ricevuto durante le cure: “Non bisogna vergognarsi nella malattia e volevo dare un esempio. Ho ricevuto tanto affetto e grazie a mia moglie ed ai miei figli sono riuscito a vincere”.