Milan-Bologna 0-1, Ndoye firma la storia! I felsinei vincono la Coppa Italia

Milan-Bologna 0-1, Ndoye firma la storia! I felsinei vincono la Coppa Italia

(Photo by Alfredo Falcone, LaPresse) Calcioinpillole.com

Il Bologna batte 0-1 il Milan nella finale di Coppa Italia giocata all’Olimpico e conquista il trofeo a distanza di 51 anni dall’ultima vittoria. Un trionfo storico per la squadra emiliana che gioca con carattere, qualità e sacrificio e ha la meglio su un Milan molto al di sotto delle aspettative. A decidere la Finalissima è la rete siglata al 53′ del secondo tempo da Dan Ndoye.

L’incredibile è accaduto. Il Bologna ha vinto la Coppa Italia 51 anni dopo l’ultimo trionfo datato 1974. Terza coppa nazionale nella storia del club rossoblu, che nella Finalissima di Roma batte con grande merito il Mian di Sergio Conceiçao. Non solo la vittoria del trofeo per il Bologna, che con la conquista della Coppa Italia si qualifica di diritto alla prossima edizione della Europa League.

Milan Bologna
(Photo by Alfredo Falcone, LaPresse) Calcioinpillole.com

Milan-Bologna 0-1, rossoblu in paradiso. Ndoye firma il gol più bello che regala la Coppa Italia alla squadra di Vincenzo Italiano

Finalissima di Coppa Italia col Milan che dopo il successo in Supercoppa Italiana cerca il secondo trofeo stagionale. Sergio Conceiçao con i titolarissimi: 3-4-2-1 per i rossoneri con Maignan in porta, difesa con Tomori, Gabbia e Pavlovic. In mediana Reijnders e Fofana e con Theo Hernandez e Jimenez sugli esterni. Leao e Pulisic a supporto di Jovic.

Il Bologna cerca la storia e cerca un trofeo che manca in bacheca da 51 anni. Italiano schiera i suoi col 4-2-3-1 e con alcuni recuperi fondamentali tra i titolari. Skorupski in porta, difesa con Holm, Beukema, Lucumì e Holm. In mediana Ferguson e Freuler, mentre sulla trequarti Ndoye, Fabbian e Orsolini a supporto di Castro.

Tensione e lotta nel primo tempo della Finalissima di Coppa Italia

Partita molto tesa ed equilibrata all’Olimpico tra i rossoneri e i felsinei nel primo tempo. La squadra di Conceiçao parte con maggiore intensità creando soprattutto pericoli dalla zona sinistra con la velocità e la tecnica di Rafael Leao, con l’ala portoghese del Milan che crea scompiglio nella retroguardia della formazione emiliana.

Dopo un inizio abbastanza timoroso il Bologna prende coraggio nella manovra e nel suo gioco e prova a entrare in clima partita cercando giocate soprattutto sull’out sinistro con un ispirato Ndoye. Match molto equilibrato dove è il Bologna a tenere maggiormente il pallone e col Milan più pericoloso nelle solite azioni verticali e in velocità.

Il primo brivido del match è del Milan al minuto 10. Palla dentro che viene appoggiata in maniera piuttosto pericolosa da Beukema a Skorupski che non la blocca. La palla arriva nella disponibilità di Jovic che calcia a botta sicura, ma p reattivo il portiere polacco del Bologna a respingere.

Primo tempo poi senza altre reali occasioni ma molto teso soprattutto per alcune scelte arbitrali del direttore di gara Mariani, che vanno a scontentare entrambe le formazioni. Atmosfera che si surriscalda soprattutto dopo un intervento in campo aperto di Ferguson a fermare un possibile contropiede di Leao. Prima frazione di gioco che si chiude sullo 0-0.

Il Bologna ci crede e fa la storia. Ndoye firma la rete della gloria per i rossoblu all’Olimpico. Milan mai davvero pericoloso

Al 53′ il Bologna passa clamorosamente in vantaggio. Bella manovra della squadra di Italiano con Orsolini che imbuca al limite dell’area per Fabbian: il centrocampista la restituisce al compagno che però non aggancia. La palla però arriva a Ndoye che se la sposta sul destro e con una conclusione precisa batte Maignan per lo 0-1 emiliano.

Ora di gioco e il Milan cambia. Tripla modifica per Conceiçao con gli ingressi di Walker, Santiago Gimenez e Joao Felix per Tomori, Jovic e Jimenez e con i rossoneri che cambiano anche vestito tattico col passaggio al 4-2-3-1. Milan che prova ad alzare i giri e la verticalità delle sue giocate. Il Bologna si difende e prova a colpire in ripartenza.

Al minuto 8 cambia anche Italiano che toglie Fabbian e Orsolini per Pobega e Casale e con i felsinei che passano ad un più coperto 3-5-2 con Ndoye ad affiancarsi a Castro in attacco e il pacchetto difensivo composto da Lucumì, Beukema e appunto il neo entrato Casale. Milan che ci prova soprattutto con iniziative individuali dei suoi talenti, che cercano una giocata singola per aprire il muro difensivo del Bologna.

A quindici dalla fine il Bologna cambia un affaticato Holm: al suo posto il grande ex della partita Davide Calabria. Parte finale di match molto intensa con il Milan che tenta di trovare il colpo che riaprirebbe la partita e il Bologna che si difende compatto cercando di non concedere profondità ai rossoneri.

A dieci dalla fine Italiano cambia i due offensivi: fuori Castro e Ndoye e dentro Dallinga e Odgaard. Rossoneri che continuano a cercare uno spunto in verticale per aprire la difesa del Bologna. La squadra di Italiano si protegge seppur con meno lucidità in fase di palleggio.

A tre dalla fine Conceiçao mette tutto il potenziale offensivo con gli ingressi di Abraham e Chukwueze per Pulisic e Fofana. Sei minuti il tempo di recupero concesso col Bologna che lotta per la storia e il Milan che cerca il gol che manderebbe la partita all’extra time. Il Bologna regge con grande compattezza e carattere e vince la Coppa Italia a 51 anni dall’ultima volta.