Milan, Calabria: “Derby? Anche all’andata ci davano sfavoriti”

Calabria, Milan

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

È diventato, in breve tempo, uno degli uomini più importanti del Milan. Non sempre il suo rendimento è stato ottimale nel corso delle ultime stagioni ma, l’arrivo di Pioli, ha letteralmente cambiato il terzino. Si parla di Davide Calabria, classe 1996 del Milan. Il prodotto del vivaio rossoneri, ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha parlato del suo percorso, nonché dei risultati stagionali della sua squadra, tra ambizioni future ed impressioni sul presente in vista di Europa League e Derby.

Settimana decisiva per il Milan tra Derby ed Europa League dopo la sconfitta con lo Spezia

“È stata una giornata no. La classica partita dove si sbaglia tutto, tutti. Ma è già alle spalle. Ora rialziamo la testa. Settimana chiave? Niente panico, ne usciremo lavorando. Con umiltà, concentrazione, entusiasmo. Per il primo posto in campionato è una corsa lunga, nulla è compromesso. Quello che conta è arrivare primi alla fine. Ma ora la testa va alla coppa: ci teniamo moltissimo, vogliamo arrivare in fondo. L’Europa è l’ambiente naturale del Milan. Al derby ci penseremo da venerdì”.

Le sensazioni di Calabria in vista di Milan-Inter

“Può cambiare la stagione, chiaro. Ecco perché vogliamo vincere già domani a Belgrado: vincere aiuta a vincere. Dobbiamo subito recuperare quella mentalità che ci ha permesso di essere in testa per 21 giornate. Poi penseremo al derby. E a vincerlo, ovviamente. Anche all’andata ci davano per sfavoriti, no?”. L’Inter? È la più attrezzata insieme alla Juve. Ma è tutto apertissimo. Ripeto: noi dobbiamo solo stare zitti e lavorare, come mi ha insegnato mio padre”. 

Maldini e Pioli

“A Maldini devo moltissimo. Un mito. Mi ha incoraggiato fin dai tempi del settore giovanile. Sono milanista fin da bambino, il Milan era il mio sogno e me lo sono tenuto stretto. Pioli? C’era stata qualche incomprensione, i primi tempi. Per me non è stato semplice imparare a giocare come mi chiedeva lui. Poi abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati e oggi sono migliorato molto, grazie proprio ai suoi insegnamenti. Abbiamo un rapporto eccezionale, è un grande allenatore e un grande uomo”. 

Fattore Ibrahimovic

“Cosa si impara da Zlatan? A dare di più, sempre. Zlatan fa la differenza. Lo guardi e ti senti più forte. Ci ha insegnato ad avere la mentalità vincente, a essere da Milan”.